Siete sicuri di non aver mai ascoltato brani Kpop o di non aver mai sentito parlare di IDOL coreani?
Beh, allora avrete certamente dimenticato il tormentone dell’artista sudcoreano PSY, “Gangnam Style” che, uscito nel 2012, divenne trampolino di lancio per la diffusione della musica coreana nel mondo occidentale. Da quel momento diverse band si sono fatte strada nel mercato musicale asiatico e non. Tra queste è straordinario il successo avuto dalla boyband sudcoreana dei BTS, acronimo di “Bangtan Sonyeondan”, ovvero “boy scout a prova di proiettile” secondo la prima interpretazione, poi cambiato in “Beyond the Scene”, “Oltre la scena”.
Inizialmente il nome nasce come atto di protesta con l’intenzione di bloccare stereotipi, critiche ed aspettative che, come proiettili, mirano agli adolescenti.
In attività dal 2013, il fenomeno dei BTS ha raggiunto l’audience americana e occidentale circa tre anni fa grazie alla classificazione nella Billboard 200, seguita poi da tantissimi altri traguardi. Dal 2018 i BTS vantano una serie di collaborazioni con artisti internazionali, quali Charli XCX, Steve Aoki, Nicky Minaj, Halsey e Becky G. Di recente hanno ricevuto l’Ordine al merito culturale di quinta classe per aver contribuito a diffondere la cultura e la lingua coreana in tutto il mondo.
I BTS sono l’unico gruppo musicale nella storia, dopo i The Beatles, ad aver ottenuto il piazzamento più alto nella Billboard 200 per tre volte in meno di un anno.
Impegnati anche socialmente, sono ambasciatori UNICEF, nel 2017 fu infatti lanciata la campagna “Love Myself” per sostenere il progetto contro gli abusi sui minori. Il loro album “Love Yourself: Tear”, preceduto dall’EP “Love yourself: Her” ed accompagnato dalla raccolta “Love Yourself: Answer” conclude il ciclo della serie “Love Yourself: Wonder” ed è incentrato sull’importanza di amare se stessi.
Il 24 settembre 2018 il leader dei BTS in presenza degli altri membri ha tenuto un discorso alle Nazioni Unite rivolto a tutti i giovani per spingerli ad acquistare fiducia in loro stessi e a parlare dei problemi globali.
“No matter who you are, where you are from, your skin color, your gender identity, Just Speak Yourself.” (Kim Nam-joon, leader BTS, Assemblea generale delle Nazioni Unite).
“Non importa chi siete, da dove venite, quale sia il colore della vostra pelle, la vostra identità di genere, fatevi sentire.”
Ecco che i BTS, sette ragazzi provenienti da diverse città sudcoreane, tramite la loro musica, sono diventati il fenomeno e il miracolo di oggi, portatori di messaggi d’amore e di giustizia.
La loro è la musica che abbatte le frontiere.
Miceli Francesca
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