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"C'era una volta a...Hollywood"..

.. con un nuovo Tarantino

Facciamo qualche passo indietro nel tempo, torniamo alla fine degli anni sessanta in una città favolosa, Los Angeles! Questa è divenuta una città abbastanza importante grazie al mondo dello spettacolo, e non solo, accoglie uno degli studi televisivi più importanti; gli Universal Studios Hollywood o per lo più conosciuti per la famosa scritta ‘HOLLYWOOD’. Questi studi sono stati inaugurati nel 1964, ed è dopo quattro anni dall’inaugurazione (1968) che Quentin Tarantino sceglie di ambientare il suo ultimo film: ‘C’era una volta a… Hollywood’. Che ha come protagonisti due degli uomini più amati:Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, una fantastica coppia del ramo cinematografico, famosi per molti film di svariato successo come il ‘Titanic’ e ‘Troy’. Premetto che è un film davvero interessante da vedere, soprattutto perché si discosta (e non poco) dal solito stile di Tarantino, tutti amiamo i suoi film, ma questo non è uno dei suoi classici con pistole e pugni, non odiatemi, ma cambiare a volte fa anche bene. Qui ho trovato dell’ironia ed un finale folle ed inaspettato, ma poi nient’altro che lo accomuni con le altre pellicole Tarantiniane. Qui si nota che possiede una trama a fine di intrattenere coloro che lo guardano, anche se potrebbe apparire un po’ sconclusionato, sono le classiche vite di persone che da un giorno all’altro diventano famose. Tra un episodio e l’altro vi è un ritmo molto pacato, ad esempio vi è una scena dove Cliff va al ranch dove dopo un crescendo di tensione non accade niente. Riguardo ai personaggi: Rick (L.DiCaprio) e Cliff (B.Pitt.) pacati, molto tranquilli e sicuri delle loro azioni. Come base è un buddy movie, e lo si capisce dai dialoghi tra Rick e Cliff. Ho amato davvero tanto il personaggio di Cliff, molto creativo, un personaggio a tutto tondo che non fa trasparire il suo passato (nonostante abbia fucilato la moglie), con piccoli gesti Brad lo riporta ad essere un uomo che si fa trasportare dalla vita e che cerca di migliorare, non vi riuscendoci sempre. Si ha un retroscena abbastanza storico, dove si fa presente la tragica storia di Sharon Tate, che rimase vittima, nel 1969, di ragazzi ‘allucinati’ a Cielo Drive. Non voglio spoilerarvi nulla sul finale, perché sennò sarei odiata da tutti, dico solamente che è proprio lì che si nota il nostro Tarantino. Quindi bravo Quentin, hai pienamente soddisfatto le mie aspettative e sei riuscito ad uscire dalla tua classica ottica di film. Molto bravi sono anche Leonardo DiCaprio e Brad Pitt che hanno saputo interpretare pienamente i loro ruoli. Spero di avervi invogliato a guardare questo fantastico film. Federica Marino

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