Discriminazione per orientamento sessuale e di identificazione di genere

Italia, 2020. Queste sono le coordinate in cui ancora esiste il terribile fenomeno della discriminazione. E a tutti coloro che lo negano, vi porgo una domanda: vogliamo veramente negarne l’esistenza quando si vedono esempi come quello di Salvini che costantemente attacca la legge contro la stessa omofobia?

Come molti di voi sapranno già, nel 2016 Salvini, accompagnato dal suo partito, votò contro l'approvazione dei matrimoni civili gay. Nonostante l’approvazione della legge, il premier continuò ad incoraggiare i sindaci a venirne meno.

Il lupo cambia il pelo ma non il vizio, motivo per cui, sebbene siano quasi passati quattro anni, Salvini continua imperterrito questa sua marcia discriminatoria, affermando ad esempio che "Il figlio di una coppia gay cresce con un handicap", o ancora: "Una bambino ha bisogno di un padre e una madre".

Continua inoltre ironizzando sulla legge contro l'omofobia, affermando di proporre anche una legge contro l'eterofobia, essendo perfettamente consapevole dell’esistenza di ragazzi e ragazze cacciati da casa o picchiati per strada, con testimonianze video che lo verificano.

Rimanendo in tema, vogliamo magari parlare di novità? Parliamo dell’ultima scusa portata avanti dal partito verde per intralciare l'approvazione della legge contro l'omotransfobia: Salvini continua definendo la proposta di legge come “incostituzionale”.

In parole povere, sostengono che si, una legge che porterebbe tutela a chi viene discriminato sarebbe incostituzionale ma, contemporaneamente, è normalissimo legittimare l’odio e l’emarginazione che deriva dall’orientamento sessuale e l’identificazione di genere di ciascuno.

Ancora oggi non si riesce a capire che discriminare non è “libertà di espressione” e soprattutto che l'omofobia dovrebbe essere un reato. Sebbene oggigiorno siano numerosi i Paesi che sono riusciti ad accettare la realtà e comprendere questo concetto, in Italia ancora si fa fatica a superare concetti preistorici portati avanti da filo-salviniani come quello che "la natura ci ha fatti così” o ancora "gli animali si accoppiano maschio e femmina", facendo dello Stivale uno dei pochi Paesi europei che non godono di una legge ostacolo all’omofobia e alla transfobia.

Dobbiamo ricordarci giornalmente, quindi, di non essere indifferenti e far finta di non avere davanti gli occhi un panorama di discriminazioni che non fa altro che rattristirci. Non posso che concluder dicendo che siamo proprio noi giovani a dovere prendere in mano il nostro futuro come anche il futuro del nostro Paese, che in prima persona plasmeremo, attraverso costante informazione e lotta a questa terribile piaga delle discriminazioni.

Megi Tabaku