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Emanuela Orlandi: un mistero irrisolto

Cittadina vaticana eccellente, anzi “Vatican Girl”, come l’ha battezzata la miniserie Netflix, il caso di Emanuela Orlandi è diventato uno dei più misteriosi tra quelli irrisolti della storia contemporanea. Si tratta di una ragazza di quindici anni, figlia di un dipendente vaticano, che, dopo essere uscita di casa per una lezione di musica, scompare nel nulla. 22 Giugno 1983, lo stesso giorno in cui Papa Giovanni Paolo II tornava dalla Polonia, sua terra natale. Un breve ma intenso viaggio di quattro episodi, capace di far luce su quanto avvenuto ricomponendo i diversi pezzi del puzzle. Il docufilm viene presentato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, accompagnato dalle riflessioni di Andrea Purgatori, uno dei giornalisti che più si è speso nella ricerca della ragazza. Numerose sono le testimonianze di figure legate in qualche modo ad Emanuela: Sabrina Minardi, ex di Renatino De Pedis (ex boss della banda della Magliana); Marco Accetti, nonché “l’americano”; Mauro Pino, capitano dei carabinieri; Raffaella Notariale, reporter della trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”; Giovanna Berocca, che nel 2006 era vicecapo della squadra mobile di Roma.

Diverse ipotesi sono prese in esame quali, in particolare, il ruolo della Banda della Magliana, del KGB, dei Lupi grigi e persino dei “fastidi” sessuali da parte di un cardinale molto vicino al Papa, come descrive la compagna più intima di Emanuela in anonimo, venuta a conoscenza dell’episodio avvenuto nei Giardini Vaticani perché raccontato da Emanuela stessa qualche giorno prima della sua scomparsa.

Tanti sono gli interrogativi legati alla sua figura: perché proprio Emanuela Orlandi? Sapeva qualcosa che avrebbe dato fastidio? La sua scomparsa ha a che fare con la mafia internazionale come vuole far credere il Vaticano? Quello che è certo è che tutte le strade, i documenti e le testimonianze ci riconducono proprio lì. La serie, intervistando i coinvolti e percorrendo le strade di una Roma tanto bella quanto misteriosa e oscura, assiste silenziosamente e quasi in parallelo alla scomparsa della cittadina italiana Mirella Gregori, accaduta circa un mese prima di quella della coetanea Emanuela.

“Sono stato tradito da chi ho servito” dice il padre della giovane ragazza, che, appunto, ha servito ben sette Papi. Nonostante siano ormai passati ben trentasette anni dalla scomparsa di Emanuela, i familiari ancora oggi chiedono verità e giustizia. In particolare, si rivolgono al Vaticano, che più volte si è rifiutato di collaborare, anche per la serie stessa. Essi sono convinti che il Vaticano sappia cosa sia accaduto ad Emanuela e dichiarano che non smetteranno mai di cercarla.

Un altro grande successo della piattaforma Netflix, grazie al quale l'ormai quasi dimenticata tragedia riprende vita, lasciando allo spettatore modo di riflettere sulle connivenze tra Chiesa e malavita nell'Italia degli anni ’80.

Paola Piccione e Anna Favacchio


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