Con questa serie la Marvel ha finalmente dato voce alla storia dell’ultimo dei sei “originali”, Clint Barton (Jeremy Renner). Occhio di Falco, infatti, era fino a poco tempo fa l’unico degli Avengers originali a non aver ricevuto uno “spazio” tutto suo.
Ci troviamo in una New York natalizia quasi un anno dopo gli avvenimenti di Endgame, Clint (che si dichiara ufficialmente in pensione) si trova in un teatro con i suoi tre figli a guardare uno spettacolo che casualmente rappresenta gli avvenimenti della battaglia del 2012 intrapresa da Clint stesso e dagli Avengers. Troviamo un Clint ancora visibilmente provato, sia moralmente che fisicamente, dagli avvenimenti di Endgame: infatti la visione dell’attrice che interpreta la Vedova Nera nella rappresentazione teatrale lo porta a pensare ancora una volta a Nat, la quale sappiamo essersi sacrificata al suo posto un anno prima; inoltre Clint si trova costretto ad indossare un apparecchio acustico (elemento molto importante nella serie) poiché a causa delle innumerevoli esplosioni nelle quali è stato coinvolto, il suo udito non è dei migliori.
Dall’altra parte di New York abita una ragazza, per l’esattezza un arciere, Kate Bishop interpretata da una fantastica Hailee Steinfeld. Kate è una ragazza di ventuno anni che da piccola, dopo essere stata salvata proprio da Clint, decide di intraprendere la strada del suo idolo. Sarà proprio quest’ultima che porterà Clint a fermarsi più del dovuto a New York, il quale ha come unico scopo quello di riuscire a ricongiungersi con la sua famiglia per il Natale. Riuscirà a mantenere questa promessa e ad aiutare Kate in quella che sembra essere la battaglia della sua vita?
Hawkeye è una serie che si concentra particolarmente sui dialoghi Clint-Kate. Il primo infatti ricopre alla perfezione il ruolo di mentore nei confronti di Kate, la quale risulta essere la classica allieva che ama fare di testa sua e che alla fine si ritrova sempre a dover dar ragione al mentore e a riceve la classica ramanzina. Interessante anche il modo in cui si evolve il rapporto tra i due: Clint inizialmente vede Kate come un vero e proprio fardello quasi come se fosse lei in prima persona ad impedirgli di tornare a casa dalla sua famiglia; ma successivamente si rende conto che è lui stesso ad essere l’impedimento, a causa della sua voglia di continuare ad essere Occhio di Falco. Una volta aver compreso questo Clint inizierà a vedere Kate per quello che è, ovvero un vero e proprio “Occhio di Falco” tanto da arrivare a definirla come una Partner, titolo tanto ambito per tutta la serie da parte di Kate.
Questo rapporto fratello-sorella e l’ambientazione natalizia, portano alla Marvel un senso di relativa leggerezza e tranquillità (elementi molto importanti dopo gli avvenimenti precedenti).
Ovviamente non mancano i combattimenti, che nonostante siano ben fatti risultano meno “aggressivi” rispetto agli standard Marvel ma, a parer mio, coerenti con quelle che sono ormai le condizioni di Clint.
Numerosi colpi di scena, easter egg e personaggi inaspettati rendono la serie divertente e avvincente. Adesso le domande più gettonate sono “Rivedremo ancora Clint? Kate sarà il nuovo Occhio di falco?”, domande alle quali non possiamo ancora rispondere, non possiamo fare altro che attendere e continuare a goderci tutto ciò che la Marvel sta continuando ad offrirci.
Greta La China
Comments