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La regina degli scacchi

“La regina degli scacchi” è una miniserie televisiva drammatica statunitense creata da Scott Frank e Alan Scott, presentata in streaming il 23 ottobre 2020 su Netflix ed è basata sull’omonimo romanzo del 1983 di Walter Trevis. Il titolo originale della miniserie, come quello del romanzo, si riferisce al gambetto di donna, un’apertura scacchistica che consiste nell’offerta di un pedone sul lato di donna (detto anche ovest) della scacchiera al giocatore avversario per ottenere un vantaggio nel gioco a discapito della “possibile” perdita di materiale. La serie racconta le esperienze di vita di una bambina orfana prodigio degli scacchi, di nome Beth Harmon, dall’età di otto ai ventidue, e la sua lotta contro la dipendenza da alcol e psicofarmaci nel tentativo di diventare una grande scacchista.

Questa serie ha avviato, soprattutto in USA, una nuova discussione sul maschilismo e sul ruolo delle donne nella nostra società, partendo dal mondo degli scacchi. La realtà però è ben diversa: secondo quanto riferito dal “New York Times”, molte donne sostengono che la situazione è peggiore di quella raccontata nella serie. Nell’ambiente scacchistico, infatti, la presenza e il dominio maschile sono fortissimi, dando luogo all’ennesima discriminazione di genere in un ambito in cui negli ultimi anni l’ascesa delle donne è davvero inarrestabile, sfatando il mito sul fatto che gli scacchi sono un gioco solo per uomini. Inoltre, in questa serie, oltre ad essere presente il tema dell’emancipazione femminile, viene presentato anche il problema dell’adozione dei bambini orfani. La serie ci mostra, infatti, una dura verità: i bambini bianchi hanno più probabilità di essere adottati rispetto ai poc (person of colour), proprio come accade a un personaggio della serie, Jolene, ragazza schietta che non viene mai adottata poiché nera. Il giornale “The Guardian” in un articolo riporta questo problema “I ragazzi neri aspettano troppo a lungo per essere adottati. È il sistema istituzionalmente razzista?”. Statistiche mostrano che 1 bambino su 5, in attesa di essere adottato, è di minoranza etnica e per loro l’attesa è tre volte più lunga rispetto ai bambini bianchi e inoltre il 20% di loro non trova mai una nuova casa. Anche questa tematica, come quella precedete, è trattata in maniera impeccabile nella serie che ha fatto letteralmente il boom di riproduzioni sula piattaforma in pochissimo tempo. Senza alcun dubbio “La regina degli scacchi” è una piccola chicca da non perdere!


Jennifer Scollo e Klarisa Kasmi

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