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Lake Washington Boulevard: l’omaggio musicale dei Pinguini Tattici Nucleari a Kurt Cobain

 “Amore mio, da dove vengo io, un bacio ed un addio sono la stessa cosa…”, è così che conosciamo uno dei più celebri brani dei Pinguini Tattici Nucleari, Lake Washington Boulevard, pubblicata per la prima volta il 7 Aprile 2019.     

Il titolo e il testo della canzone, che apparentemente appaiono privi di nessi logici tra una strofa e l’altra, in realtà nascondono un ossequio ad uno dei più importanti frontman della storia della musica: Kurt Cobain. 

Questo fu il grande cantautore dei Nirvana con i quali conquistò i primi posti delle classifiche musicali a livello mondiale. Purtroppo il gruppo ebbe vita breve a causa della tragica fine che subì il frontman. 

Il primo riferimento si trova proprio nel titolo “Lake Washington Boulevard” che è l'indirizzo a Seattle in cui è stato trovato morto Cobain. Il caso è stato archiviato come suicidio poiché il cantante si sarebbe sparato con un fucile alla testa e assunto dosi di eroina; ma non è l’unica teoria riguardo la sua morte, infatti in molti sostengono che si sia trattato di un omicidio e che ad ucciderlo sarebbe stata la stessa moglie.

Riccardo Zanotti fa un’allusione alla morte proprio nel ritornello intonando: “Amarmi, sai / Non so se ti conviene / Mi manchi e sai perché? / Perché non miri bene / Si sentirà uno sparo in lontananza / Poi un rumore di ambulanza / E io non ci sarò più”.

La strofa all’interno della canzone dei Pinguini lascia intendere che il “mancarsi” non sia per forza di natura sociale, ma magari proprio di natura balistica, come se fosse stata proprio la donna a puntare l’arma e sparare.

Il secondo riferimento “Lui era figlio dei ritardi del treno […] Lei […] cercava il senso della vita nei bar” indirizza un messaggio nei confronti della professione dei genitori di Kurt Cobain, che era infatti figlio di un meccanico ferroviario e di una barista.

Il frontman verrà citato anche in un’altra canzone dei Pinguini Tattici Nucleari, “Ricordi” con il verso: “meglio bruciare che spegnersi lentamente, lo ha detto chi non deve illuminare gli altri”. Queste parole fanno riferimento alle ultime righe della lettera lasciata da Kurt Cobain prima di togliersi la vita e forse racchiudono in breve la personalità di questo eccellente cantautore. “Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo stravagante, lunatico, bambino! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.” 

 

Sarah Vaccaro e Sara Manenti

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