Il momento è finalmente arrivato. Oggi sera avrà luogo al Dolby Theatre di Los Angeles la 91° edizione degli Academy Awards, o meglio, gli Oscars! È giunta al termine una stagione dei premi molto curiosa, completamente divisa fra titoli commerciali e titoli più ricercati ed apprezzati dalla critica. A testimoniare ciò sono le stesse candidature degli Oscar, che vedono in testa, con dieci nominations ognuno, i due film più acclamati dalla critica del 2018: “Roma” di Alfonso Cuaròn e “The Favourite” di Yorgos Lanthimos. In questo articolo entreremo nel dettaglio per le categorie principali e vi diremo, infine, le nostre previsioni e le nostre scelte personali:
· Miglior Sceneggiatura adattata

Una delle categorie più equilibrate di questa edizione che vede presenti titoli molto meritevoli. Adattamenti che, ognuno in modo diverso, hanno saputo reinterpretare, talvolta distaccandosene un po', le storie da cui sono ispirati in maniera molto originale ed intelligente. Nulla a che vedere con l’impeccabile vincitore dell’anno scorso, ovvero “Chiamami col tuo nome”, ma i nominati sono veramente meritevoli. Fra tutti però spicca il maestro Spike Lee, candidato anche alla regia, che con BlacKkKlansman ha creato una delle dark-comedies più genuine del 2018, raccontando una storia vera che molto ha di surreale. Il contendente che potrebbe però strappare via la statuetta a Lee è Barry Jenkins, già premio Oscar per Moonlight, per l’acclamato Se la strada potesse parlare.
Previsione: BlacKkKlansman
Potrebbe vincere: Se la strada potesse parlare
Nostra scelta: BlacKkKlansman
· Miglior Sceneggiatura originale

Altra categoria molto agguerrita è quella dello script originale, che vede titoli veramente impressionanti accanto a titoli più scontati che, ovviamente, hanno letteralmente rubato la scena a quelli più meritevoli. Ad aver vinto la maggior parte di premi durante la stagione è stato infatti il godibile Green Book di Peter Farrely, apoteosi del politically-correct che ad Hollywood piace veramente molto. La speranza è che l’Academy si distacchi dalla folla e, come succede qualche volta, premi il titolo che merita di più. A spiccare per l’originalità in questa categoria sono infatti Roma, scritto da Cuaròn stesso, e soprattutto The Favourite, che ha una sceneggiatura a dir poco esilarante. Noi confidiamo nell’Academy.
Previsione: The Favourite
Potrebbe vincere: Green Book
Nostra scelta: The Favourite
· Miglior attore non protagonista

Questa è invece una delle categorie le cui nomination mi hanno più deluso per vari motivi, primo su tutti, la mancanza di Timothèe Chalamet per Beautiful Boy, in cui ha dato una delle sue migliori performances di sempre. Tralasciando ciò, questa categoria quest’anno è ricca di interpretazioni minuscole a livello di presenza sullo schermo, ad esempio quella di Sam Elliott in A star is born o quella di Sam Rockwell in Vice, che lasciano spazio al solo Mahershala Alì in Green Book, ormai vincitore annunciato della categoria, che ha dato comunque una ottima prova attoriale. Un peccato, perché Richard E. Grant in Can you ever forgive me? ha rilasciato una delle migliori interpretazioni della sua carriera.
Previsione: Mahershala Alì, Green Book
Potrebbe vincere: Sam Elliott, A star is born
Nostra scelta: Richard E. Grant, Can you ever forgive me?
· Migliore attrice non protagonista

Questa è forse la categoria più agguerrita di tutta la stagione dei premi, quella in cui le ottime interpretazioni non mancano affatto e che magari non vedono presenti alcune vincitrici di alcuni dei premi più importanti, come Emily Blunt per il meraviglioso A quiet place. Doppia nomination per The Favourite per le ottime interpretazioni di Emma Stone e Rachel Weisz. Sesta nomination per Amy Adams, nominata per Vice. Una inaspettata, ma meritatissima, nomination a Maria De Tavira per Roma. Ma la front-runner sembra essere Regina King per Se la strada potesse parlare, unico effettivo Oscar che il film ha grosse possibilità di vincere.
Previsione: Regina King, Se la strada potesse parlare
Potrebbe vincere: Rachel Weisz, The Favourite
Nostra scelta: Rachel Weisz, The Favourite
· Miglior attore protagonista

Un’altra categoria piuttosto contesa è quella del leading actor, che vede come front-runners i due attori che più si sono divisi i premi per tutta la stagione: l’impressionante mutaforma Christian Bale per Vice e l’acclamatissimo Remi Malek per Bohemian Rapsody. Per quanti problemi possa avere quest’ultimo film, riconosciamo a Malek il merito per una delle migliori interpretazioni dell’anno, impersonando il leggendario Freddie Mercury alla perfezione. Ma per quanto abbiamo potuto apprezzare le interpretazioni degli attori appena citati, vogliamo un po' staccarci dall’opinione pubblica ed incoronare l’interpretazione che ha fatto Willem Dafoe di Vincent Van Gogh in At eternity’s gate come la nostra preferita dell’anno. Veramente disarmante.
Previsione: Remi Malek, Bohemian Rapsody
Potrebbe vincere: Christian Bale, Vice
Nostra scelta: Willem Dafoe, At eternity’s gate
· Miglior attrice protagonista

Anche in questa categoria la vincitrice è già annunciata. Potremmo mettere la mano sul fuoco, ma a vincere la statuetta questa sera sarà, ahimè immeritatamente, Glenn Close per The wife. È vero, questa storica e talentuosissima attrice non ha mai vinto un Oscar e di interpretazioni incredibili ne ha fatte e non poche. Ma bisogna essere obbiettivi: questa non è la sua migliore nè, tantomeno, la migliore fra i candidati di quest’anno. Attrici come Olivia Colman in The Favourite o Yalitza Aparicio per Roma hanno fatto due interpretazioni memorabili e ben più meritevoli della statuetta. Ma se a vincere sarà Lady Gaga, beh, lì potremmo veramente andare a Los Angeles ad appiccare il fuoco alla sede dell’Academy. Attenzione, l’interpretazione della cantante in A star is born non è stata assolutamente un male, ma NO. L'OSCAR NO.
Previsione: Glenn Close, The Wife
Potrebbe vincere: Olivia Colman, The Favourite
Nostra scelta: Olivia Colman, The Favourite; Yalitza Aparicio, Roma
· Miglior film straniero

Un anno veramente brillante per i film stranieri, forse ancora più belli dei film in lingua inglese. Anzi, mi rimangio il “forse”. Pur essendo ormai scontata la vittoria di Roma (forse troppo), è bello vedere candidato in più categorie lo splendido Cold War, film che rappresenta la Polonia, la pellicola europea più apprezzata dell’anno. Anche se sarebbe stato bello vedere Dogman di Matteo Garrone, la cinquina è comunque super azzeccata.
Previsione: Roma
Potrebbe vincere: Cold War
Nostra scelta: Roma
· Miglior film animato

Anche in questa categoria il vincitore sembra essere già annunciato. Spider-man: into the Spider Verse ha vinto tutti i premi possibili della categoria . Un po' a malincuore, però, noi tifiamo per Wes Anderson, che con Isle of Dogs ha raggiunto livelli incredibili per quanto riguarda l’animazione. Come è possibile che questo strepitoso cineasta non abbia ancora un premio Oscar nel 2019? Noi non ce ne capacitiamo.
Previsione: Spider-Man: into the Spider Verse
Potrebbe vincere: Isle of Dogs
Nostra scelta: Isle of dogs
· Miglior regia

Questa è, secondo noi, la categoria più meritocratica del 2018. È piuttosto raro vedere due registi nominati per due film non in lingua inglese, ma quest’anno il talento ha finalmente prevalso. Adam McKay, alla sua seconda nomination alla regia, è nominato per Vice. Spike Lee è invece alla sua prima nomination in questa categoria per BlacKkKlansman. Prima nomination anche per il greco Yorgos Lanthimos per The Favourite, che era arrivato vicino alla candidatura per il bellissimo The Lobster. Prima meritatissima ed inaspettata nomination anche per il polacco Pawel Pawlikovski, che in Cold War ha dato una delle migliori prove registiche del nuovo millennio. Ma sopra tutti c’è Alfonso Cuaròn per Roma, già vincitore della statuetta per Gravity, che con questo film ha toccato livelli raramente raggiunti prima.
Previsione: Alfonso Cuaròn, Roma
Potrebbe vincere: Yrogos Lanthimos, The Favourite
Nostra scelta: Alfonso Cuaròn, Roma
· Miglior Film

Può sembrare il colmo, ma a parte qualche titolo, forse questa è la categoria più deludente di questa edizione. Vedere un titolo mediocre come Black Panther candidato a Miglior Film è una bestemmia al cinema. Mettere il politically-correct davanti alla qualità, candidando un titolo del genere a sette premi (di cui solo due o tre nomination meritate) è segno della poca serietà che l’Academy sta prendendo in questi ultimi anni. Erano innumerevoli i titoli che potevano stare al posto di Black Panther (per restare in tema di cine-comic anche Avengers: Infinity war sarebbe stato mille volte meglio), del non meritevole Bohemian Rapsody o del poco più che mediocre Green Book. Speriamo perciò che l’Academy premi con serietà e con rigore, scegliendo la pellicola che veramente merita l'ambito premio a Miglior Film.
Previsione: Roma
Potrebbe vincere: Green Book
Nostra scelta: Roma, The Favourite
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