Avete mai pensato alla possibilità che esista qualcun altro come voi, ma per niente simile a voi? Avete mai immaginato l’esistenza di percorsi di vita che scorrono in maniera parallela, senza mai incontrarsi? In poche parole, avete mai riflettuto sull’esistenza dei multiversi?

Beh, l’autore del film Mr. Nobody sì, e ce lo fa capire presentandoci un colosso della psicologia e, possiamo anche dirlo, della fantascienza. Jaco Van Dormael attraverso questa pellicola ci mostra come Nemo Nobody, ultimo uomo mortale presente sulla terra (dato che l'umanità ha raggiunto l'immortalità attraverso un continuo rinnovamento cellulare) sia folgorato da diversi ricordi completamente in contraddizione fra loro. Nemo sta per morire all’età di 117 anni. Durante gli ultimi istanti della sua vita, egli si trova sottoposto a diversi interrogatori, che fanno riaffiorare in lui 3 ricordi riguardanti diversi momenti della sua vita: la separazione dei genitori a 9 anni, l’amore che prova per una ragazza a 15 anni e la vita che conduce a 34 anni; tutti e tre suddivisi in diverse realtà attraverso una narrazione non lineare. Il tutto parte con la sua prima scelta, quella che compie a 9 anni, che sarà fondamentale per il suo avvenire: deve scegliere se andare con la madre (che va via di casa a causa della separazione) o restare col padre. Ambedue le opzioni porteranno Nemo a una moltitudine di scelte diverse, che a loro volta lo condurranno a vite completamente differenti l’una dall’altra. In conclusione, nell’esatto momento in cui il Nemo di 117 anni muore, l’universo arresta il suo moto di espansione, iniziando così a collassare su sé stesso secondo la teoria del Big Crunch, che Nemo aveva sostenuto in una delle sue vite. Perciò alcune delle teorie scientifiche più conosciute (in questo film viene menzionato anche il Modello di Lorenz, teoria che sostiene che un battito di ali di farfalla può causare un uragano dall’altra parte del mondo) si fondono con il tradizionale genere fantascientifico, creando così l’ipotesi del multiverso che, a parer mio, per quanto possa sembrare strana, ha delle solide radici. Dunque, Nemo resta col padre, ma allo stesso tempo va con la madre. Proprio così.
Gabriele Ferraro
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