‘Old Boy è il film che avrei voluto fare io’
-Quentin Tarantino
Immagina di essere un uomo comune in carriera nel 1988, di avere una famiglia comune e di aver anche avuto una vita comune: a parte qualche episodio di eccesso, stai oggettivamente bene. Adesso immagina una sera, mentre torni a casa, di venire rapito e rinchiuso in una piccola cella, simile ad un appartamento. Non conosci né l’identità del tuo rapitore né il motivo per cui ti abbia rinchiuso. Tramite il notiziario vieni a conoscenza del fatto che tua figlia è stata data in adozione in seguito all’omicidio di tua moglie, di cui tu sei ritenuto responsabile: l’opinione pubblica sostiene infatti che sia questo il motivo per il quale tu sia sparito nel nulla.
Passano giorni, mesi e addirittura anni, ma nonostante le tue continue suppliche nessuno ti tira fuori di lì. Ad ogni pranzo e ad ogni cena i tuoi sequestratori ti obbligano a consumare sempre lo stesso pasto. Cominci a scrivere una sorta di autobiografia, riflettendo su chi possa averti odiato talmente tanto da farti questo. Stai impazzendo e tenti più volte il suicidio, ma vieni puntualmente salvato dai tuoi misteriosi sequestratori. Passati quindici anni in quella gabbia, senza nemmeno finestre che ti avrebbero permesso di vedere la luce del sole, vieni narcotizzato e finalmente liberato.
Lascia che io ti ponga velocemente un quesito: se all’epoca ti avessero detto che quel sequestro sarebbe durato quindici anni, sarebbe stato più semplice da affrontare?
Ma torniamo a noi: mentre esplori il mondo, radicalmente mutato intorno a te, ricevi una telefonata. È il tuo rapitore, che ti concede dieci giorni per scoprire la sua identità e capire cosa lo abbia spinto a sottoporti ad una tale tortura psicologica, per poi sparire alla scadenza del suddetto periodo. Che le danze abbiano inizio!
Mi piacerebbe continuare a raccontare questa storia, ma prima di cominciare a scrivere questo mio elaborato mi ero ripromesso di non fare alcuno spoiler perché sì, tutto ciò che vi ho chiesto di immaginare finora altro non è che la prima parte della trama della pellicola vincitrice del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 2004 Old Boy. Tratto dall’ omonimo manga, Old Boy è un film del 2003 diretto da Park Chan-woo, portando sul grande schermo attori come Choi Min-sik e Yoo Ji-tae. Le riprese del film ebbero luogo in Corea del sud e in Nuova Zelanda e nel 2013 il lungometraggio venne omaggiato da Spike Lee, il quale addirittura ne produsse un remake. Inoltre, la pellicola fa parte della cosiddetta ‘trilogia della vendetta’ del regista, proprio perché in questo film possiamo assistere allo stadio ultimo del sentimento vendicativo. Ritenuto un masterpiece (e se lo dice Quentin!), Old Boy ci porta a scoprire a cosa la mente umana potrebbe spingersi per vendetta.

Gabriele Ferraro
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