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The Fabelmans – Can you stop calling it a hobby?

“Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina del Paradiso quann’eri picciriddu.”

Alfredo (Philippe Noiret), Nuovo Cinema Paradiso

La notte tra il 12 e il 13 marzo, in cui si terrà la cerimonia di consegna degli Oscar 2023, è sempre più vicina, pertanto non c’è migliore occasione per recensire, dopo Niente di nuovo sul fronte occidentale, un’altra pellicola candidata come Miglior film.

The Fabelmans è un film drammatico ed autobiografico del 2022 diretto da Steven Spielberg ed interpretato, tra gli altri, da Michelle Williams, Paul Dano e Gabriel LaBelle. Programmato già nel 1999, quando Spielberg prese in considerazione l'idea di girare un film ispirato alla sua giovinezza, il progetto segue le vicende di Sam Fabelman, un giovane aspirante regista cresciuto tra l'Arizona e la California degli anni ’50 e ’60. Sin da bambino, Sam si innamora del cinema, grazie al quale da adolescente sarà in grado di far luce sui rapporti con i coetanei e sulla sua bizzarra famiglia, in seno alla quale sussiste un’imperitura diatriba fra la passione estetizzante per l’arte, propria della madre di Sam, e la predilezione positivistica e materialistica per la scienza, peculiare invece del padre. Egli, pur appoggiando la passione del figlio per il cinema, considera quest’ultima un mero hobby e si augura che Sam possa presto abbandonare il desiderio di diventare regista per perseguire professioni più simili alla propria, come quella di ingegnere.

Candidato, oltre che come “Miglior film”, anche in altre categorie agli Oscar 2023, risulta superfluo specificare che The Fabelmans sia stato accolto molto favorevolmente dalla critica: sono stati elogiati in particolar modo la toccante autenticità con cui Spielberg si apre al mondo narrando la storia della propria gioventù, e l’interpretazione del cast, con un plauso di riguardo per Michelle Williams e Gabriel LaBelle. Nonostante il successo riscontrato tra la critica, però, la pellicola sembra non aver ricevuto numerose lodi tra il pubblico, incassando 15 milioni di dollari a fronte di un budget di 40 milioni.

Vicino a Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore per la materia trattata, e a Little Miss Sunshine di Dayton e Faris per le transizioni e la fotografia (nonché per la presenza in entrambi i film di Paul Dano), The Fabelmans trasporta sul grande schermo, con l’ausilio delle eccelse musiche di John Williams e tramite il personaggio fittizio di Sam, alcuni scorci della vita di un adolescente il cui intento prioritario era quello di far film e che sarebbe di lì a poco divenuto uno dei cineasti più influenti della storia, le cui pellicole sono considerate tra le più celebri in tutto il panorama cinematografico statunitense. E quell’adolescente è oggi Steven Spielberg.

Gabriele Ferraro



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