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The idol

“The idol”, la nuova serie di cui i primi sei episodi sono stati presentati in esclusiva al Festival di Cannes 2023, accrescendo la sua notorietà e, al tempo stesso, generando non poche polemiche e controversie, uscirà finalmente il 4 giugno su HBO, verrà trasmessa in Italia su Sky Atlantic il giorno seguente e sarà disponibile su Now. Il motivo principale della sua fama è dovuto alla presenza nel cast di attori, quali The Weeknd, famoso soprattutto come cantante (il quale ha anche recentemente annunciato di voler abbandonare il suo nome d’arte e ritrovare se stesso attraverso il ritorno al suo vero nome: Abel Tesfaye), del regista Sam Levinson, nonché produttore della serie insieme a The Weeknd e sceneggiatore della famosa serie “Euphoria”, e Lily-Rose Depp (attrice e modella, figlia dell’attore Johnny Depp e della cantante e attrice Vanessa Paradis). Tuttavia, ciò che sta a fondamento delle polemiche è la sua trama controversa. Essa parla, infatti, di abusi, delle emozioni che stanno alla base della ricerca sfrenata di successo e potere e delle dinamiche delle relazioni tossiche. La vicenda si articola intorno alla relazione nata dall’amore/ossessione di un’aspirante pop-star, Jocelyn (la Depp), per un losco impresario di un nightclub di Los Angeles e capo di una setta, Tedros (The Weeknd). Non solo, le controversie sono ben precedenti al suo effettivo debutto e nascono dal fatto che la messa in onda era inizialmente prevista per lo scorso autunno, ma è stata posticipata al 4 giugno. Questo, in effetti, conferma i sospetti relativi ad una collaborazione travagliata che trovano la loro motivazione nel fatto che, lo scorso aprile, la regista Amy Seimetz ha abbandonato il progetto, dopo aver quasi terminato le riprese, in quanto avrebbe ricevuto delle sceneggiature incomplete, che lei avrebbe dovuto terminare personalmente. La ragione del suo licenziamento sarebbe dovuta a dei conflitti con lo stesso The Weeknd, il quale reputava che la serie stesse adottando “una prospettiva troppo femminista” e avrebbe rifiutato un progetto già quasi finito e costato dai 54 ai 75 milioni di dollari per ricostruirlo praticamente da zero. Inoltre, una volta subentrato Levinson, del materiale è stato scartato e ne è stato introdotto di nuovo, tra cui una serie di scene di sesso disturbanti, inquietanti e molto violente tra i due protagonisti, alcune delle quali, proprio a causa dei precedenti motivi, non sono mai state girate. Tutto questo, a detta di alcuni, avrebbe trasformato la serie in “un violento show pornografico”. Ancora, il produttore Sam Levinson ha deciso di eliminare alcuni personaggi di contorno, licenziando vari attori e addossandosi le antipatie di molti. Tuttavia, una fonte vicina alla produzione ha fatto sapere a Variety che solo l'episodio pilota è stato rigirato completamente e che i budget indicati nel reportage sono stati esagerati. Anche Lily-Rose Depp si è pronunciata in difesa del regista e della serie.

A termine di ciò, che tutti questi contrasti siano veri o meno, ritengo che siano utili ai fini di infondere la curiosità di capire cosa si celi dietro ad una vicenda tanto discussa quanto contorta e cosa, per esempio, abbia spinto ad affermazioni che la descrivono, addirittura, come violenta e quasi pornografica.

Gioia La China

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