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Top 15 film del 2018

E così siamo arrivati all’ultima classifica dell’anno, quella riguardante i film preferiti da noi della redazione dello Scicliceo! Il 2018 è stato un anno ricco di titoli veramente meravigliosi e, fra di essi, vi consigliamo questi 15:


15. “Love, Simon”, regia di Greg Berlanti.

Eh sì, “Love, Simon” convince molto pure noi. In questa pellicola finalmente si respira aria di cambiamento in un genere che, ormai da molti anni, tende a peccare sotto molti punti di vista. Di questo bellissimo film non possiamo non apprezzare anche le interpretazioni dei protagonisti, soprattutto quella di Nick Robinson, stella nascente della Hollywood più giovane. Uno dei film a tematica LGBT più belli dell’anno!


14. “Loro”, regia di Paolo Sorrentino.

Una pellicola che ha diviso molti, ma che, per quanto ci riguarda, ci ha convinto e non poco. Paolo Sorrentino torna alla regia in un biopic sui generis sul politico italiano più famoso di sempre: Silvio Berlusconi. Interpretato magistralmente da un brillante Toni Servillo, il “Cavaliere” appare in questo film in una versione molto caricaturizzata, circondato da personaggi “inventati” (in verità esplicitamente basati da persone realmente esistenti) che lo idolatrano e lo circondano nelle sue sfarzose feste. Un bel film italiano, ma assolutamente non il migliore.


13. “Hereditary”, regia di Ari Aster.

Fra i migliori Horror dell’anno c’è sicuramente l’originalissimo “Hereditary” di Ari Aster, film parecchio apprezzato sia dalla critica che dal pubblico. Questo genere di film, che anch’esso negli ultimi anni stava diventando ripetitivo e scontato, sta invece avendo una rinascita impressionante. Se infatti fino ad un paio di anni fa l’horror, soprattutto quello più commerciale, era accomunato allo splatter ed ai jumpscare, adesso non più. L’horror si fonde al thriller psicologico e, talvolta, anche al giallo. L’aria soprannaturale e spiritica che si percepisce in “Hereditary” non lo rende però per nulla scontato. Anzi! Per di più, un punto a favore di questo brillante film è senza dubbio l’interpretazione di Toni Collette, che sembra anche essere una delle contendenti all’Oscar per la migliore attrice.


12. “Sulla mia pelle”, regia di Alessio Cremonini.

La pellicola che forse ha unito più di tutte gli spettatori italiani e che ha scosso il panorama sociale della più recente attualità è senz’altro “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, presentato al Festival del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. La pellicola, incentrata sulla vicenda del caso Cucchi, parla perciò dell’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, interpretato da un impressionante e magnetico Alessandro Borghi, che ha dato ancora volta prova di essere uno dei migliori attori della scena italiana. Il miglior pregio del film è quello di non essere troppo invadente, di non condizionare lo spettatore, mostrando per filo e per segno l’accaduto ed anche il personaggio di Stefano a 360°, sia nei suoi lati negativi che positivi. Un film che ti spezza il cuore, di un’importanza sociale inestimabile.


11. “Dogman”, regia di Matteo Garrone.

Se c’è qualcuno che riesce a raccontare qualsiasi storia come se fosse una favola, quello è assolutamente Matteo Garrone. Il cineasta italiano, questa volta più di altre, ha fatto centro con una storia liberamente ispirata al fatto di cronaca nera di qualche anno fa riguardante il cosiddetto “canaro”, interpretato magistralmente nel film da un Marcello Fonte in ottima forma. È infatti lui il centro del film, colui che più di ogni altro ha ricevuto consensi. Dopo aver vinto la palma d’argento a Cannes per la miglior interpretazione maschile, l’attore ha anche conquistato lo stesso premio all’European Film Festival, gli Oscar europei. Il film, che spicca anche dal punto di vista tecnico soprattutto per la fotografia, era stato scelto per rappresentare l’Italia ai prossimi Academy Awards, ma non è riuscito ad arrivare neanche alla short-list. Resta sempre e comunque uno dei migliori prodotti italiani dell’anno. A nostro avviso, però, non il migliore in assoluto.


10. “A star is born”, regia di Bradley Cooper.

Una celebrazione della musica nelle sue forme più svariate. Questo è ciò che ci ha lasciato “A star is born” dopo la prima visione al cinema. Una musica onnipresente (forse troppo) che è la vera protagonista del film. Una pellicola, anch’essa, meravigliosa dal punto di vista tecnico, in cui spiccano la fotografia e soprattutto la regia, che per essere la prima di Cooper è veramente impressionante. “A star is born”, perciò, non è solo Lady Gaga. È molto altro.


9. “First Man”, regia di Damien Chazelle.

Come previsto, il film d’apertura del Festival del Cinema di Venezia non ha eguagliato il clamore dello strepitoso “La la land”. “First Man” non convince quanto il musical del 2016, però piace parecchio. Il biopic su Neil Armstrong diretto dal giovanissimo regista premio Oscar Damien Chazelle è infatti molto convincente, anch’esso soprattutto dal punto di vista tecnico. Anche qui una regia dinamica ed una fotografia morbida e luminosa fanno da coro ad un film che non si deve gustare solo con gli occhi, ma anche con le orecchie. È infatti il suono, fra colonna sonora e montaggio sonoro, a portarci in alto nello spazio, più di ogni altro in questa bellissima pellicola. Forte infatti sarà sicuramente la presenza del film nelle categorie tecniche agli Oscar, come “Dunkirk” l’anno scorso, e magari riuscirà pure a portarsi a casa qualche premio.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=4V2hHNKwmoo&t=30s


8. “BlackKklansman”, regia di Spike Lee.

Il cineasta americano ritorna alla regia con una delle dramedy più brillanti dell’anno, “BlacKklansman”, esilarante e surreale storia vera ambientata negli Stati Uniti al tempo del Ku Klux Klan. Calata perfettamente nei costumi e negli usi del tempo, la pellicola non perde tempo inutilmente ed arriva sempre dritto al punto. Interpretato in maniera impeccabile da uno smagliante John David Washington e da un mai così carico Adam Driver, la pellicola si posiziona fra i front runner per le statuette più importanti dei prossimi Oscar.


7. “A quiet place”, regia di John Krasinski.

Uno dei film più apprezzati di questo 2018 è ancora una volta un Horror, secondo noi, uno dei migliori e sicuramente uno dei più originali di sempre. L’attore di “The Office”, che per la prima volta si cimenta in regia, non sbaglia proprio nulla. Capace di creare un prodotto cinematografico che sia capace di attirare sia la parte più critica di cinefili sia quella più mainstream, Krasinski crea un futuro in degenerazione veramente geniale, riuscendo a coinvolgere lo spettatore come solo pochi altri film hanno saputo fare. Veramente imperdibile!


6. “The ballad of Buster Scruggs”, di Joel e Ethan Coen.

I Fratelli Coen più mainstream del solito, ma pur sempre i Fratelli Coen. Abbiamo amato ogni singola storia di questo bellissimo film a puntate, sei per la precisione, scritto, interpretato e registrato in una maniera veramente fuori dal mondo. Ancora una volta i registi americani, maestri del più contemporaneo genere western, dimostrano di essere capaci di saper fare tutto. Ed infatti questa originale produzione Netflix convince quasi all’unanimità i giudici del Festival del Cinema di Venezia. Una delle sceneggiature più interessanti di questo 2018 di sicuro!


5. “Avengers: Infinity War”, regia di Anthony e Joe Russo.

Il maggior incasso dell’anno, uno dei più grandi della storia, ci convince più di ogni altro blockbuster dell’anno. Come si può non aver amato “Avengers: Infinity War”? Questo cine-comic rappresenta l’essenza del genere che lo rappresenta nelle sue caratteristiche migliori: un film in cui la trama è accattivante e scontata solo nei punti giusti, tecnicamente impeccabile e che riesce a far commuovere più di un dramma. La Marvel non ne sbaglia una. Ed anche ora che il capitan Stan Lee ci ha lasciati, siamo comunque sicuri che la sua eredità continuerà a brillare ancora per moltissimo tempo.


4. “Cold War”, regia di Pawel Pawilowski.

Il regista polacco fa centro un’altra volta con una delle più belle storie d’amore di questo 2018. Pawilowski, già riconosciuto per il bellissimo “Ida” del 2013 come uno dei maggiori esponenti del cinema d’autore contemporaneo, si conferma un’altra volta per essere un maestro di stile ed un fuoriclasse della telecamera, componendo delle immagini impeccabili. Questo film, che ovviamente rappresenterà la Polonia ai prossimi Oscar, è quello che ha ricevuto più consensi dalla critica europea, che gli ha conferito ben 5 premi agli European Film Awards. Una vera chicca per i cinefili più incalliti.


3. “Lazzaro Felice”, di Alice Rohrwacher.

Vincitore a Cannes della Palma d’Argento alla migliore sceneggiatura, “Lazzaro Felice” esce dal 2018 come il film italiano più apprezzato dell’anno, soprattutto dalla critica. Una pellicola sublime, che riesce ad unire il surrealismo più astratto al realismo più crudo e spietato. Quello che secondo noi è il miglior film italiano dell’anno merita infatti di essere esaminato con più attenzione. Uscirà infatti prossimamente un articolo in cui analizzeremo i motivi per cui a rappresentare l’Italia agli Oscar non sia stato questo splendido film ma il fiabesco, ma (poco) meno bello, “Dogman” di Matteo Garrone. Chissà se invece “Lazzaro Felice” sarebbe arrivato più avanti!


2. “Isle of dogs”, regia di Wes Anderson.

Cosa c’è ormai da aggiungere su Wes Anderson? Nulla credo, se non che il regista americano si conferma essere uno dei cineasti più fuori di testa di sempre. Questa cura maniacale nei piccoli dettagli, che tanto si rispecchia anche nelle sue sceneggiature, lo rende ancora una volta artefice di una delle più belle storie dell’anno, ma anche una delle più politiche. Abbiamo amato tutto di “Isle of dogs”. Non solo la regia, ma anche la scenografia, la fotografia, il sonoro e soprattutto la strepitosa colonna sonora, dell’ormai inarrestabile Alexandre Desplat, fresco dalla vincita del suo secondo Oscar per “The Shape of water” di Guillermo del Toro. Insomma, arriverà mai un momento in cui il signor Wes Anderson ci deluderà? Noi speriamo proprio di no!


1. “Roma”, regia di Alfonso Cuaròn.

Il film che ha conquistato il Lido di Venezia e tutti i cuori della critica, che lo ha incoronato non solo con il Leone d’oro, ma anche come il film meglio recensito dell’anno, ebbene sì, ha conquistato anche i nostri di cuori. Un film personale, intimo e calibrato alla perfezione, fatto di lunghi e strabilianti piani sequenza, contraddistintivi di Cuaròn, in un luminoso bianco e nero che cattura gli animi di ogni singolo spettatore. La pellicola, che non ha paura di essere cruda e diretta, pur nella sua moderata velocità, è interpretata in maniera impressionante dall’attrice rivelazione Yalitza Aparicio, calata nei panni di una giovane ed amorevole domestica, amata da tutti per la sua generosità e premura. È chiaro che il regista sa di cosa parla, semplicemente perché ha vissuto tutto ciò. Ma riesce a ricreare gli ambienti della sua infanzia in maniera a tratti commovente. Un film che tocca l’anima in molteplici modi diversi. Assolutamente quello per cui più tiferemo ai prossimi Academy Awards.


C’è però da puntualizzare una cosa: non abbiamo ovviamente potuto vedere tutti i film usciti in questo 2018, a causa soprattutto della lentissima distribuzione italiana. Se ci sono film dell’anno ormai passato che ti hanno colpito più di altri o se sei d’accordo (oppure no) con le nostre classifiche, non esitare a contattarci presso la nostra pagina Instagram @scicliceo.

Noi della redazione vi auguriamo ancora una volta buone feste e felice anno nuovo!

Mattia Zisa

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