“Tutto chiede salvezza” è la storia di Daniele, un ragazzo di vent’anni con l’amore per la poesia, che una domenica si risveglia in un ospedale psichiatrico senza ricordare nulla per poi scoprire di essere stato ricoverato per un trattamento sanitario obbligatorio in seguito ad una violenta crisi di rabbia. Poco a poco la memoria torna, inizia così a ricordare: dopo una serata con gli amici e aver provato della cocaina, rientra a casa e, in seguito ad una crisi nervosa, si scaglia contro i suoi genitori, colpendo con violenza il padre. La serie inizia da qui e racconta ogni singolo giorno di TSO. Daniele durante questo periodo riuscirà a scavare a fondo nella sua personalità, anche grazie agli altri cinque pazienti detti “matti”: Gianluca, Giorgio, Mario, Madonnina e Alessandro, che condividono con lui la stessa stanza. Lì si rende conto di come le fragilità siano considerate solo un’anomalia nel sistema e non un modo diverso di vedere le cose o vivere le emozioni. Capisce che in quella stanza isolata dal mondo solo l’amore per chi ci sta intorno e la capacità di aiutare oltre i propri limiti possono salvare la situazione. Daniele conoscerà Gianluca, che soffre di disturbo bipolare e che non viene accettato dai genitori per la sua omosessualità; Giorgio, un ragazzone apparentemente violento che porta dentro la sofferenza di chi non ha potuto vedere la madre per l’ultima volta; Madonnina, incapace di terminare un discorso; Alessandro, chiuso in una sorta di coma che non lo fa vivere né morire; Mario, maestro elementare che porta dentro di sé i segni di un passato tormentato. E poi c'è Nina, ricoverata lì dopo aver tentato il suicidio, infelice della vita movimentata imposta dalla madre che sfrutta troppo il suo ruolo da attrice e influencer. Con Nina tenterà di iniziare una relazione, rivelatasi difficoltosa poiché deve essere portata avanti tra le mura dell'ospedale. Questa esperienza vissuta tra alti e bassi dà a Daniele la consapevolezza che le malattie mentali non sono solo una “questione scientifica” ma qualcosa da scoprire, denominate “fragilità” dalla società perché difficili da comprendere. Infatti, questa “pericolosità” è riuscita a creare un bel rapporto tra di loro: nuove amicizie e tanto aiuto reciproco.
Maria Vittoria Di Rosa
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