7 miliardi di star di Hollywood

Non è di certo una novità sapere che l’ansia e la solitudine sono ormai all’ordine del giorno per una buona parte di noi adolescenti, come non è una novità il fatto che la maggior parte delle volte, il mondo che ci circonda non riesce a prenderci seriamente e sminuisce il tutto associandolo alla moda. Anche se, secondo me, considerare “una moda” dei disagi mentali, è da aggiungere alla lunga lista di cose da non fare assolutamente. Un errore che purtroppo si commette ancora molto frequentemente, anche se in buona fede, è quello di paragonare un vero e proprio stato di disagio mentale, a dei semplici momenti di malinconia, e, di conseguenza, credere che la soluzione per uscirne sia sollecitare la persona in questione a dare una svolta alla propria vita, pur sapendo che, molto spesso, non è nemmeno colpa nostra se ci troviamo in questo “ambiente tossico”. Un po’ incoerente, non è vero? Molte volte, nelle nostre menti si crea l’illusione che a nessuno importi come ci sentiamo, cosa proviamo, che il nostro ruolo in questo film che è la vita, sia irrilevante. Sarà capitato a tutti di stare seduti al proprio banco e guardarsi intorno, sentirsi come se la propria presenza in classe sia nulla, mentre la propria attenzione è rivolta agli amici che parlano con altri ragazzi, a chi usa il cellulare per scattarsi foto agli ultimi banchi, a chi cerca di trattenere le risate dovute ad una battuta. Oppure mentre si cammina per strada, da soli, e si osserva la gente, alcuni ridono, altri sono turbati, ancora, dei bambini piangono davanti ai genitori, oppure alcuni adolescenti parlano tra di loro mentre fumano una sigaretta… Tutti vanno avanti con la loro vita e continuano a sentirsi come se il loro ruolo in questo film non abbia alcuna importanza. Forse in mezzo a tutto questo non ci rendiamo conto di non essere soli, di avere sempre una persona che condivide la nostra visione del mondo e, che la vita è solo un film, con i suoi attori, attrici e scene diverse, e, magari, anche quella persona è caduta nella convinzione che è, e sarà per sempre, solo una comparsa. Solo a quel punto,comprendi quanto sia inutile avere paura che qualcuno possa prendere il tuo posto , perché, in qualche modo, tutti prima o poi veniamo promossi o retrocessi, e questo perché il cast dei film viene modificato. A quel punto, capisci di non essere solo, che qualcuno in verità c’è sempre stato, pronto a darti una mano e a renderti protagonista del tuo film, capisci che in verità, tutta la tua paura, l’ansia di non essere abbastanza, la sensazione di solitudine e il presentimento di avere un ruolo irrilevante, erano solo fisse che si limitavano a vivere nella tua mente. Abbastanza strano, vero?

Ilaria Fiorilla