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Alessandro Arena: quando i sogni sono più grandi di ogni circostanza

Dai banchi della nostra scuola al gol all'esordio in Serie B, una parabola a cui è difficile credere ma che nasconde dietro di sé il viaggio di un ragazzo con uno spirito di abnegazione e una determinazione fuori dal comune. Alessandro era un ragazzo come noi quando dopo diverse stagioni nel settore giovanile del Catania viene mandato in prestito al Marina di Ragusa in Promozione, la sesta serie della piramide calcistica italiana, per via della poca considerazione da parte del club etneo. A 16 anni una tale batosta potrebbe distruggere le ambizioni e i sogni di chiunque, ma non di Alessandro, il quale trova un ambiente familiare nel momento più difficile della sua breve carriera e soprattutto trova una figura paterna nel mister Salvatore Utro che nonostante la giovane età, gli consegna le chiavi della squadra. Detto fatto, la scelta del mister Utro si rivela un successo con due promozioni nelle successive due stagioni e con l'approdo del Marina di Ragusa per la prima volta nella sua storia in Serie D. Alessandro ritrova fiducia e tutto ciò si rispecchia in campo con prestazioni monstre per un ragazzino ancora minorenne. Le sue giocate non passano inosservate tanto che si guadagna la chiamata dell' Acireale prima e del Messina poi; con i peloritani pur disputando solamente la seconda parte della stagione è decisivo e ottiene, dopo la vittoria del campionato tramite playoff, l'accesso in Serie C che si traduce nell'accesso al professionismo. Alessandro ce l'ha fatta, contro ogni pronostico, contro tutto e tutti, e il successivo passaggio al Gubbio rappresenta un ulteriore step verso il suo sogno. Con la squadra umbra dopo due stagioni spaventose diventa uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico italiano. Così l'attaccante classe 2000 questa estate è stato acquistato dal Pisa, club che ambisce al salto nella massima serie, ed è stato fin da subito inserito negli schemi dal mister

Aquilani. Fiducia immediatamente ripagata con un gol straordinario nel match d'esordio contro la Sampdoria. Una rete che riassume perfettamente le sue caratteristiche: dribbling rapido e secco per saltare il difensore e siluro sotto l'incrocio dei pali con il suo letale mancino, marchio di fabbrica. Nessuno poteva immaginare un esordio migliore, tantomeno lo stesso Alessandro, che subito dopo aver realizzato di aver segnato esulta accasciandosi a terra e coprendosi il viso con le mani, quasi a voler nascondere l'emozione irrefrenabile del momento e le lacrime, di chi passo dopo passo, partendo dai polverosi campi della Promozione siciliana con tenacia ed enorme forza di volontà, dopo aver superato dolorose porte in faccia, è riuscito a rendere il proprio sogno realtà. Alessandro col suo gol è riuscito a far sognare tutti quei ragazzi come lui, nati lontani dai riflettori, senza cognomi appariscenti che si sono sempre sentiti d'esser nati nel posto sbagliato per tentare di sfondare nel calcio. Alessandro è tutto questo, conoscendo il calciatore sappiamo per certo che ciò non rappresenta un punto di arrivo bensì un ulteriore step di crescita nel tentativo, chissà un giorno, di calcare i campi della massima serie.

Andrea Bonincontro Puglisi e Giovanni Aprile

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