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#Bodypositive

‌ ‌Nell’ultimo decennio i social media hanno iniziato ad avere sempre più importanza nella vita delle persone di ogni fascia d’età. Ben presto questi sono divenuti gli strumenti di comunicazione più diffusi ed efficaci per arrivare direttamente alle persone.

Proprio grazie ai social media intorno al 2010 e al 2011 è nato un movimento chiamato #Bodypositive. Non è difficile immaginare perché questo movimento sia nato sulle piattaforme online più conosciute in tutto il mondo: queste sono l’emblema della cosiddetta body negativity.

Sotto i post di moltissime figure dello spettacolo, della musica ma anche dello scenario politico compaiono innumerevoli commenti negativi che vanno ad offendere l’aspetto fisico senza badare alla sensibilità della persona. #Bodypositive nasce proprio con lo scopo di abbattere gli stereotipi legati ai “canoni “di bellezza sviluppati in questi anni, per valorizzare ogni tipo di corpo e fisicità.

Uno dei paladini del movimento #Bodypositive è il famosissimo brand “Gucci” che ha rivoluzionato le passerelle del mondo portando alle sfilate modelle dall’aspetto non convenzionale e stravagante.

La top model Armine Harutyunyan, con i suoi lineamenti particolari e diversi dal solito, ha fatto parlare di sé circa questa tematica. Molte delle foto pubblicate sui social dalla modella sono state riempite di commenti negativi che andavano ad offendere la ragazza per il suo aspetto e in particolare per il suo naso adunco e le sopracciglia folte. Ma la realtà dei fatti è ben diversa.

Non vi è il solo fine di offendere un personaggio pubblico, ma piuttosto la conferma che la società odierna sia ancora aggrappata agli stereotipi di bellezza “classica” e non disposta a vedere più in là del proprio sguardo.

Sempre lo stesso brand, Gucci, ha scelto una modella che mai nessuno avrebbe pensato di vedere sulla passerella. Lei è Ellie Goldstein, ragazza affetta dalla sindrome di down, che, oltre ad essere una delle indossatrici Gucci, è apparsa tra le pagine di Vogue Italia. Ancora una volta i canoni preimpostati di bellezza sono stati abbattuti.

Un importante segno a favore di questo movimento è accaduto in Italia lo scorso anno, quando il 3 marzo l’Associazione Body Positive Catwalk, istituita da Laura Brioschi, ha dato origine ad una manifestazione a Milano in piazza Duomo. Moltissime donne per questa occasione hanno sfilato per la piazza indossando solo l’intimo. Erano presenti donne di etnie diverse e tutte straordinariamente differenti tra loro. Non era importante l’altezza o il colore della pelle quanto invece il messaggio della manifestazione, cioè che ogni corpo è singolarmente bellissimo.

#Bodypositive, quindi, ci insegna a sdoganare gli ideali di bellezza tipici che si sono radicati nella nostra cultura e società e soprattutto ci fa capire quanto sia importante vedere con gli occhi della bellezza ogni corpo e persona.




Marilisa Mormina, Gabriella Iacono, Giulia Alfieri

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