Se vi va di tornare indietro nel tempo, questa serie è fatta per voi! Ambientata negli anni Dieci dell’Ottocento, Bridgerton racconta le vicende dell’alta nobiltà londinese dove gli scandali, i drammi e le varie delusioni sono all’ordine del giorno. Avete mai visto ‘Gossip Girl’? Se la risposta, è sì, questo è un altro motivo valido per guardare questa serie tv che, a mia opinione, ritengo sia una sorta di ‘Gossip Girl’ dell’Ottocento. La nostra fonte di notizie riguardo alle vicende amorose, che ci strappa una risata con i suoi commenti durante gli otto episodi, è la nostra misteriosa Lady Whisteldown, creatrice di un giornale di gossip che decreta il successo o il fallimento dei partecipanti alla stagione di debutto. Bridgerton è il primo ‘capitolo’ della lunga serie dei romanzi di Julia Queen, rivisitato per essere adattato alla tv. I protagonisti sono i fratelli Bridgerton. Questa prima stagione, è dedicata alla sorella Daphne, perché è la maggiore tra le ragazze ad affacciarsi nell’alta società alla ricerca di un marito. Daphne è una ragazza innocente, appena maggiorenne, ma che perde la ‘retta via’. Tra uomini da dimenticare arriverà,per pura coincidenza, il Duca di Hastings a salvarla: i due, con un accordo, in modo tale da trarne entrambi dei vantaggi… è abbastanza percepibile la fine della storia. La trama ed i luoghi, come anche i personaggi sono molto banali e non vi sono colpi di scena. Ma questa serie tv è coinvolgente perché è una raccolta di ‘elementi’ che comunque nella loro banalità, riescono a prendere tanto. Un punto a favore di questa serie tv sono anche i dettagli, come le canzoni odierne che troviamo in chiave classica: “Girls like you” dei “Maroon 5”, “Thanku Next” di Ariana Grande, “In my Blood” di Shawn Mendes, “Bad Guy” di Billie Eilish, “Wildest Dream” di Taylor Swift. Questa serie sarà probabilmente rinnovata ancora per molto dato che la famiglia è molto numerosa. È sicuramente da vedere tutta d’un fiato, specialmente se si ha voglia di staccare la spina per essere ‘catapultati’ mentalmente in un altro ambiente culturale.
Federica Marino
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