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COP27: un fondo mondiale per i danni provocati dai Paesi ricchi

Quest’anno, dal 6 al 18 novembre, si è tenuta in Egitto, nella città di Sharm el-Sheikh, la COP27, la 27a sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Hanno partecipato ai lavori oltre 200 nazioni, al fine di attuare gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima: riuscire a contenere l’aumento della temperatura media globale a 1,5°C, riducendo gradualmente il consumo di combustibili fossili e le conseguenti emissioni di gas serra. Rispetto agli accordi precedenti, un risultato importante è stato ottenuto: l’istituzione di un fondo specifico di 100 miliardi di dollari l’anno, “loss and damage”, che tradotto dall’inglese vuol dire “perdite e danni”; si tratta di una specie di risarcimento, finanziato dai Paesi ricchi, storici responsabili dell’inquinamento, da cui attingere per rimediare ai danni causati al clima soprattutto nei Paesi in via di sviluppo più colpiti, come quelli africani, da eventi meteorologici estremi. Anche l’UE ha partecipato alla Conferenza, rappresentata da Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo, e da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, i quali hanno dichiarato che l’obiettivo dell’Unione consiste nell’azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2050, traguardo ambizioso ma difficile da raggiungere a causa della guerra attualmente in corso tra Russia e Ucraina. Infatti, per garantire il funzionamento dei mezzi militari spesso si fa ricorso ai combustibili fossili, che contribuiscono all’aumento delle emissioni di gas serra. L’UE auspica che tutti i Paesi intensifichino gli sforzi per erogare finanziamenti a sostegno dell'azione per il clima. A tal proposito, l’Italia, rappresentata dalla premier Giorgia Meloni, ha stanziato recentemente il “Fondo Italiano per il Clima”, gestito dalla CDP (Cassa depositi e prestiti), di oltre 840 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni dal 2027 in poi. Un aspetto interessante delle azioni dell’Italia per contrastare il cambiamento climatico riguarda finanziamenti o agevolazioni finanziarie di altro tipo a supporto delle imprese, anche medie e piccole, che si impegneranno nell’utilizzo di materie prime riciclate e nella realizzazione di piani per l’efficientamento energetico. Greta Thunberg, attivista per il clima, ha dichiarato un mese prima dell’inizio della Conferenza che, a differenza degli anni precedenti, non avrebbe partecipato poiché l’Egitto viola i diritti umani; inoltre, ha aggiunto che riunioni di questo tipo non intendono cambiare completamente e drasticamente l’intero sistema, bensì incoraggiano progressi lenti e graduali che non permetterebbero di raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2050. Secondo noi, la COP27, rispetto alla Conferenza precedente, ha apportato un leggero miglioramento alla situazione, in quanto il fondo istituito permetterebbe ai Paesi in via di sviluppo di affrontare meglio le conseguenze del cambiamento climatico. Tuttavia, non c’è stata nessuna decisione concreta in merito al taglio alle emissioni. Appuntamento al prossimo anno con la COP28, a Dubai.

Bartolomeo Lopes e Marco Mirabella


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