Covid-19, l’epidemia che ha messo in ginocchio l’umanità. La ricerca continua ad investire nella sintesi di un nuovo vaccino. Nuovo vaccino anti-Covid sarà disponibile a partire dalla primavera del 2021. Queste sono le informazioni che ogni giorno ci vengono date dai telegiornali e tutti si sono scoperti medici e virologi dicendo la propria sullo sviluppo di questo vaccino; convinti che appena venga scoperto un vaccino funzionale e venga messo in commercio il virus magicamente verrà debellato in poco tempo. Bene, proprio a causa di questa confusione di idee ho deciso di informarmi e cercare di capire quali realmente siano i tempi di produzione di un vaccino e in particolare a che punto si trova la ricerca per lo sviluppo del vaccino per il Covid-19.
Facciamo un passo indietro, cos’è un vaccino? Vaccino: la preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva.
Ora, lo sviluppo di un vaccino è un processo piuttosto lungo ed elaborato che parte dalla conoscenza del microrganismo responsabile della malattia che si intende prevenire e delle sue modalità di interazione con l’organismo umano. Una volta definito questo aspetto, il potenziale vaccino viene sottoposto alla sperimentazione pre-clinica che include studi in vitro e su modelli animali attraverso i quali si definiscono il meccanismo d'azione, il profilo tossicologico e le prime evidenze di efficacia e sicurezza su un organismo vivente complesso. A questo punto, il vaccino entra nel percorso di sperimentazione clinica che può realizzarsi in quattro fasi: le prime tre precedono l’autorizzazione all’immissione in commercio mentre la quarta viene condotta quando il vaccino è già disponibile sul mercato. Durante le prime tre fasi, viene progressivamente aumentata la popolazione trattata con il vaccino, definita la posologia (numero di dosi per l'immunizzazione primaria ed eventuale richiamo), caratterizzata l’efficacia del vaccino o immunogenicità e la sicurezza o reattogenicità. Gli studi della quarta fase (o studi post-autorizzativi) vengono condotti dopo la commercializzazione e hanno l’obiettivo di verificare l’efficacia e la sicurezza del vaccino nelle sue reali condizioni d’uso, di valutarne l’utilizzo in particolari sottogruppi di popolazioni e condizioni patologiche e il rapporto costo-beneficio rispetto alla malattia e/o ad altri vaccini. Tutte le varie fasi dello sviluppo di un vaccino sono necessarie a ottenere informazioni il più chiare ed esaustive possibile su indicazioni, controindicazioni, avvertenze speciali, benefici e rischi del prodotto. Poiché i vaccini vengono somministrati a scopo preventivo in una popolazione sana, è necessario che le percentuali di efficacia siano molto alte e che il beneficio sia di gran lunga superiore al rischio.
Pertanto, in ogni momento di tutto questo processo, lo sviluppo del vaccino o la sua commercializzazione possono essere interrotti, qualora venga meno una sola di queste condizioni fondamentali.
Ecco, adesso che abbiamo toccato con mano effettivamente le problematiche che i ricercatori devono superare per sintetizzare un vaccino possiamo dunque capire perché il nostro , tanto atteso, vaccino non sia ancora pronto e molto probabilmente non lo sarà nemmeno, secondo mia modesta opinione, pronto prima delle fine dell’anno o addirittura prima della primavera 2021.

Antonio Inclimona
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