Immagina di guardarti allo specchio e vedere in te solo difetti: questa è la realtà che colpisce 1 persona su 50.
Il dismorfismo corporeo tende a farci costruire un’immagine falsata, distorta, di noi stessi.
Questa ossessione per difetti fisici, spesso immaginari, può riguardare qualsiasi parte del nostro corpo, dal naso ai glutei, dalle cosce alla pelle, e può provocare disturbi e pensieri negativi in noi.
Da ciò possono scaturire problemi di tipo alimentare, sessuale, di depressione e comportamenti ossessivo-compulsivi.
Un esempio, tra le celebrità mondiali che soffrono di dismorfofobia, è Kim Kardashian, modella, imprenditrice e personaggio televisivo, la quale durante l’ultima puntata di Keeping up with Kardashian ha ammesso “Tu fai la foto e la gente bullizza il tuo corpo, questo mi sta causando dismorfofobia”. Spesso tendiamo a pensare che le celebrità non ricevono pressioni o insulti riguardo il loro fisico, in verità per molte di loro è essenziale mantenere la propria immagine rispettando i canoni di bellezza imposti dalla società.
Purtoppo, quest’attenzione, quasi maniacale, verso l’aspetto fisico è figlia della cultura attuale: apparire perfetti, senza difetti.
Il corpo viene visto come un nemico, disprezzato; ma è molto più di un oggetto da mostrare e non può essere utilizzato come metro di giudizio con cui stabilire il proprio valore. È la nostra casa, il nostro spazio sacro e dovremmo imparare ad onorarlo ed apprezzarlo uscendo dall’ottica comune.
L’unica vera forma di bellezza è l’unicità, oltre le mode, i paragoni e oltre la paura di non piacere.
Giuseppe Ugo
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