È noto a tutti che ormai, in Italia, per poter viaggiare, utilizzare i mezzi pubblici, entrare nelle scuole, nelle università, nelle strutture sanitarie, in quelle adibite alla ristorazione e negli alberghi, è necessario il Green Pass o “certificazione verde”. Questa è necessaria per accedere anche ai luoghi di lavoro, ma ciò ha suscitato il dissenso da parte di molte persone, soprattutto di coloro che non vogliono vaccinarsi per propri convincimenti.
Ci sono stati molti episodi di manifestazioni, anche violente, condotte da persone No Vax, ma dato che il possesso della certificazione verde è divenuto obbligatorio per accedere ai suddetti servizi, queste persone sono spesso costretti dalle circostanze a vaccinarsi, e soprattutto sono tenuti a farlo gli operatori sanitari. Ma un evento accaduto a Biella, in Piemonte, ha causato uno scalpore tale da finire sulle principali testate internazionali: Bbc, Cnn, New York Times, Al Arabiya.
Il protagonista di questa vicenda è il 57enne odontoiatra Guido Russo, denunciato per essersi presentato a fare il vaccino con un braccio di silicone. È stato scoperto da Filippa Bua, un’infermiera di 60 anni con un’esperienza di quasi quaranta nell’ambito dei vaccini, specie pediatrici. Lei non si è mai tirata indietro nel suo lavoro, neanche in questo periodo molto difficile a causa della pandemia che stiamo affrontando, e ha affermato di essersi «sentita offesa come professionista» da Guido Russo, il quale tuttavia non sarebbe mai riuscito nel suo intento poiché il colore del braccio aveva insospettito la dottoressa al punto tale da chiedergli di scoprire l’altro braccio. Nonostante fosse stato smascherato, Russo ha avuto il coraggio, o per meglio dire la presunzione, di chiedere di essere vaccinato per finta, così da ottenere il “Super Green Pass” e tornare a lavorare. Egli non ha mai negato le sue posizioni da No Vax, tanto che nel suo studio a Biella aveva affisso un cartello con la scritta: "La presentazione del Green pass è esclusivamente volontaria".
Oggi l’odontoiatra è stato denunciato per truffa dal consiglio dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Biella.

Lorena Inì
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