In Antartide non è presente alcuna struttura di tipo aeroportuale, per cui raggiungere il cosiddetto “Continente Bianco” può risultare un’impresa ardua per ricercatori, esploratori e turisti. Infatti, l’Antartide è uno dei luoghi più inospitali e remoti del pianeta, condizione che certamente non favorisce il fenomeno del turismo.
Nonostante ciò, negli ultimi anni il turismo è notevolmente incrementato; fatto dovuto, magari in parte, alla realizzazione e alla costruzione di diverse piste di atterraggio (che non rappresentano comunque dei veri aeroporti) e di nuovi e più comodi alloggi per i visitatori.
Il primo volo in Antartide risale al 1928, quando il pilota militare australiano George Hubert Wilkins decise di intraprendere un lungo viaggio decollando dall’Australia con il suo monoplano Lockheed Vega 1.
Ma il 2 novembre 2021 è accaduto un evento eccezionale: per la prima volta nella storia, un aereo AirBus A340 è atterrato in Antartide. Tutto si deve alla Hi-Fly, una compagnia portoghese di noleggio di aeromobili e di equipaggio di volo. Le spese dovute al viaggio sono state a carico di un “resort-campo avventura” di lusso, da poco costruito in Antartide, che si chiama Wolf’s Fang, letteralmente “La Zanna del Lupo”.
Il velivolo è decollato da Città del Capo, in Sudafrica, martedì 2 novembre e il volo (sia quello di andata che quello di ritorno) ha avuto una durata di circa cinque ore. Una volta raggiunto l’Antartide, l’Airbus è atterrato sulla pista di ghiaccio blu presso la proprietà di Wolf’s Fang, la quale è stata classificata come un aeroporto “di livello C”, anche se non ufficialmente un aeroporto.
Solo un personale di volo altamente qualificato e preparato può permettersi di atterrare sulle terre dell’Antartide, affrontando condizioni spesso difficili e avverse al volo.
Queste sono le parole del capitano Mirpuri, nonché vicepresidente della compagnia Hi-Fly: “Le scanalature lungo la pista sono realizzate da attrezzature speciali, e dopo la pulizia e il carving il velivolo può godere di un coefficiente di frenata adeguato essendo la pista lunga 3.000 metri. Atterrare e fermare un A340 così pesante su quell’aeroporto non dovrebbe essere un problema.”.

Giovanni Ballaera
Comments