In Italia negli ultimi anni abbiamo assistito ad un fenomeno preoccupante: sempre più studenti soffrono d’ansia, sono stressati a causa del sistema scolastico e si sentono soffocati dalla pressione sociale. Purtroppo questi disagi delle volte sfociano in eventi atroci, difatti poco tempo fa è stato reso noto che una ragazza di soli diciannove anni, frequentante un’università a Milano, si sarebbe tolta la vita poiché era rimasta indietro con gli esami. Ovviamente in casi come questo non possiamo determinare con sicurezza le cause che abbiano portato a tale gesto, ma sicuramente riteniamo che l’ansia di deludere i genitori e la pressione a cui la scuola ci sottopone costantemente possano essere la goccia che fa traboccare il vaso, soprattutto per chi sta affrontando un momento difficile nella propria vita.
Oltre a questi, un altro fattore di cui tenere conto è il sistema scolastico, in quanto il nostro è uno dei più vecchi d’Europa e tende a puntare più sulla produttività che sulla qualità. Spesso, purtroppo, i professori si concentrano unicamente sul programma scolastico da svolgere piuttosto che soffermarsi sul capire se all’interno della classe si stia bene o se effettivamente ciò che è stato spiegato sia stato realmente compreso.
Un altro fatto agghiacciante è l’utilizzo, spesso persino l’abuso, di ansiolitici e altri psicofarmaci in ambiente scolastico. Negli ultimi tempi sempre più giovani ricorrono a questi medicinali per calmare l'ansia prima di un compito in classe o di un'interrogazione, il che ovviamente oltre a non giovare alla loro salute distrugge totalmente la concezione che idealmente dovremmo avere della scuola, ovvero quella di un luogo in cui ci si dovrebbe divertire imparando e socializzando, non di un luogo di cui avere paura.
In conclusione non possiamo affermare con certezza che tali comportamenti siano dovuti solo a questi fattori, in quanto ogni persona è diversa, come ogni singola situazione, ma di certo non si può far finta di nulla davanti ad un fenomeno tanto grande e vicino a tutti noi.
Antonio Magro e Giulia Modica
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