La povertà culturale ed emotiva dei giovani di oggi è un fenomeno complesso e preoccupante che , pur essendo sottovalutato da tutti, meriterebbe una riflessione approfondita. Viviamo in un'epoca dove a causa della diffusione di internet e dei social media, la crescita personale e culturale è stata sminuita. Spesso i giovani si trovano a vivere in una sorta di “bolla informativa” e sono sempre più distaccati dalla realtà, che porta a una superficialità nella comprensione dei temi e dei valori fondamentali, come: le conoscenze, le esperienze, le tradizioni, l’affettività, il dialogo e il confrontarsi, con conseguente limitazione delle loro capacità di pensiero critico.
Parallelamente, la povertà emotiva è un'altra dimensione che non può essere trascurata. I giovani di oggi affrontano una serie di pressioni sociali che spesso provocano ansia e depressione. La mancanza di relazioni autentiche e significative, accentuata dall'uso massiccio dei social media, li porta a sentirsi isolati e incompresi. La ricerca di approvazione immediata tramite “like” e commenti superficiali può farli sentire vuoti, privi di un vero supporto emotivo. In quest’ottica, è fondamentale che la società si impegni per promuovere una cultura della connessione e della comprensione. Le istituzioni educative, le famiglie e le comunità devono lavorare insieme per offrire spazi di crescita e di confronto, dove i giovani possano esplorare le proprie emozioni e sviluppare una coscienza critica. Solo così sarà possibile combattere la povertà culturale ed emotiva, restituendo loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide del presente e del futuro con consapevolezza e responsabilità.
Giulia ventura, Sofia Nigro, Rebecca Scardino
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