La mattina del 1° settembre del 2004, Denise Pipitone, nata il 6 ottobre del 2000, scomparve da Mazara del Vallo, dove abitava. L’ultima volta è stata avvistata dalla zia, sorella di sua madre, sul marciapiede in strada dove era rimasta sola. Al momento della sparizione, la madre di Denise, stava frequentando un corso di informatica dove solo intorno alle 12:30 seppe della scomparsa. La notizia venne trasmessa attraverso i media alle ore 14:00 dello stesso giorno tramite un telegiornale locale. I cani molecolari della squadra investigativa percepirono la presenza di Denise nei pressi dell’abitazione della sorella di Gaspare Ghaleb, stabile davanti al quale Denise era stata vista dalla zia Giacoma e dal cuginetto per l’ultima volta. Jessica (figlia di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, il padre biologico di Denise), al tempo aveva 17 anni e fu una delle maggiori sospettate del rapimento assieme alla madre. In seguito alla scomparsa, le ricerche sono partite immediatamente, senza tuttavia produrre risultati per oltre un mese.
Il 18 ottobre 2004, a Milano, la guardia giurata Felice Grieco nota una bambina molto somigliante a Denise in compagnia di alcuni zingari in strada davanti ad un istituto bancario a Milano. La guardia giurata riuscì a trattenere per poco il gruppo e a filmare la bambina. Nel filmato la bambina viene chiamata “Danas” e la si sente chiedere a una donna «Dove mi porti?». Secondo alcune perizie, la voce di “Danas”; sarebbe compatibile con quella di Denise e l’accento compatibile con quello siciliano, presumibilmente proprio della zona di Mazara del Vallo. Nel settembre 2008, un’infermiera italiana in vacanza nell’isola greca di Kos vede una bambina molto somigliante a Denise. La bambina aveva apparentemente la stessa età di Denise e si trovava in compagnia di una donna albanese, che dichiarò subito di esserne la madre; tuttavia, il 12 settembre 2008, il test del DNA escluse definitivamente che la bambina fosse Denise Pipitone e la confermò figlia della donna albanese. Negli anni, furono diversi gli spunti presentati agli investigatori, ma le indagini si sono sempre incentrate sull’ambito familiare allargato. Si ritiene plausibile l‘ipotesi secondo la quale la bambina sia stata ceduta o a gruppi nomadi/rom o a qualcuno della cerchia di amici della famiglia allargata. Il 3 maggio 2021 la procura di Marsala torna a indagare sul caso ed il 27 dello stesso mese viene richiesta una commissione d’inchiesta parlamentare su iniziativa dei deputati Alessia Morani e Carmelo Miceli del Partito Democratico, per analizzare eventuali depistaggi, conflitti di interessi e anomalie dei precedenti 17 anni di lavori di indagine.
Tasca Noemi, Vilardo Alessandro
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