La ludopatia, ovvero: il gioco d’azzardo patologico, è un fenomeno che ha assunto proporzioni allarmanti, soprattutto tra i giovani. Negli ultimi anni, il crescente accesso a giochi online e scommesse ha reso questa forma di dipendenza sempre più diffusa.
Si stima che il 40% dei giovani tra i 18 e i 25 anni ha dichiarato di aver scommesso almeno una volta nel corso dell'anno, con un numero sempre maggiore di coloro che sviluppano comportamenti problematici legati al gioco.
Il disturbo da gioco d’azzardo è a tutti gli effetti una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata con altre patologie quali la depressione, il disturbo bipolare, l'impulsività, l'abuso di sostanze, disturbi di personalità, il deficit dell'attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico e altri disturbi fisici associati allo stress.
La disponibilità di piattaforme di gioco online ha reso il gioco d’azzardo estremamente accessibile. Molti ragazzi, attratti dalla pubblicità e da incentivi come bonus e promozioni, iniziano a scommettere senza essere pienamente consapevoli dei rischi. Un'inchiesta di Repubblica ha rivelato che il 30% dei giovani intervistati ha iniziato a scommettere prima dei 18 anni, spesso iscrivendosi a siti di gioco che non ne verificavano l’età. Le conseguenze di questa dipendenza possono essere devastanti. È evidente come molti ragazzi finiscano per trascurare gli studi e le amicizie, cercando nel gioco una via di fuga dai propri problemi. La ludopatia, quindi, non colpisce solo il singolo individuo, ma ha un forte impatto anche su famiglie e comunità.
In risposta a questa emergenza, sono state introdotte alcune iniziative di sensibilizzazione. Organizzazioni no profit e istituzioni scolastiche stanno lavorando insieme per educare i giovani sui rischi del gioco d’azzardo. Programmi di prevenzione nelle scuole mirano a fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per riconoscere e affrontare i segnali di una potenziale dipendenza.
Tuttavia, è fondamentale un approccio più incisivo: molti esperti sottolineano la necessità di una regolamentazione più severa del settore del gioco, con divieti più rigorosi sulla pubblicità rivolta ai giovani e restrizioni sull’accesso ai siti di gioco.
Inoltre, è fondamentale che genitori, educatori e legislatori collaborino per creare un ambiente più sicuro e consapevole, in cui il gioco d’azzardo possa essere affrontato con la serietà e la responsabilità che merita.
La lotta contro la ludopatia è un impegno collettivo, necessario a garantire prospettive di vita migliori per i giovani e per le generazioni future.
Raffaele Ragusa e Andrea Gazzè
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