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Mindy, l’uomo nel 3000

Vi siete mai chiesti come saremo tra mille anni? L’essere umano sarà gobbo, avrà mani come artigli, un collo basso e, spesso, tre palpebre per occhio e anche un cervello più piccolo. Avrà delle dimensioni più ridotte, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico, sia per quanto riguarda il cervello, infatti avremo delle prestazioni meno elevate a livello intellettivo. Perciò l’homo sapiens andrà incontro ad un’evoluzione che dipende e viene guidata solo dall’uso eccessivo della tecnologia. Ma riordiniamo un attimo i concetti: in base a numerosi studi dedicati all’impatto fisico e psicologico dell’uso quotidiano del cellulare, Toll Free Forwarding, una compagnia telefonica americana, ha creato il prototipo di un essere umano del futuro. Dall’elaborazione 3D è venuta fuori Mindy, la donna del 3000, che dovrebbe mostrare gli effetti della tecnologia sull’evoluzione del nostro corpo. Osservando Mindy, costantemente alle prese con gli strumenti tecnologici, la caratteristica che risalta maggiormente è la postura. La posizione assunta per guardare il telefonino o il computer sta cambiando radicalmente il nostro modo di sedere e di stare in piedi ed avrà un impatto significativo sul nostro aspetto in futuro. Un altro fra i dettagli più di Mindy è la sua mano ad artiglio, condizione nota come “sindrome del tunnel cubitale”. Mindy, inoltre, presenta il cosiddetto “collo tecnologico”, più largo e corto del normale, anch’esso derivante dallo sguardo dall’alto verso il basso adottato mentre si usa un computer o uno smartphone. Ha anche un cranio di dimensioni maggiori rispetto al nostro, mentre l’encefalo sarà molto più ridotto, proprio per la comodità e le agiatezze che ci offre la tecnologia. A nostro parere, il tratto più angosciante di Mindy è rappresentato dalle triple palpebre, sviluppatesi per una maggiore protezione degli occhi dalle luci artificiali dei cellulari. Siamo persone abbastanza ottimiste, ma riguardo all’uso costante ed eccessivo della tecnologia possiamo solo ammettere la triste verità: purtroppo, ai giorni nostri, l’uomo utilizza per lunghi periodi di tempo la tecnologia, spreca tempo prezioso in videogiochi o social media e preferisce stare a casa piuttosto che uscire all’aria aperta. Il nostro tempo gira attorno al cellulare, strumento che ormai ci domina e ci rende suoi schiavi. A causa della tecnologia si sono sviluppate un sacco di problematiche: l’aumento dell’asocialità e dell’introversione (soprattutto per quanto riguarda gli adolescenti odierni), disturbi sociali, ansia e, nei peggiori dei casi, depressione e apatia. Per questo motivo, sarebbe meglio uscire fuori di casa, fare una passeggiata, andare a mangiare qualcosa con gli amici o con la famiglia, leggere un libro, giocare a scacchi o a carte oppure ancora dedicarsi ad un hobby, piuttosto che fare la fine di Mindy. Le emozioni, i ricordi e i bei momenti non arrivano attraverso uno schermo, ma attraverso le persone care, gli amici e tutte le attività possibili e immaginabili, che non sono poche!

Emanuele Mussini e Antonio Miceli

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