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Nuova proposta di legge: in Iraq le bambine potrebbero sposarsi già a 9 anni

È stata presentata una nuova proposta legge al Parlamento in Iraq, che chiede di abbassare l’età del consenso sessuale delle bambine dai 18 ai 9 anni. 

Un’indagine riscontrata dall’Unicef ha rilevato che il 28% delle ragazze si è sposata prima dei 18 anni. Tale fenomeno, sviluppatosi non soltanto in Iraq, ma anche in molti altri paesi (tra gli esempi con maggiore percentuale si trovano Niger, Mozambico, Bangladesh e Sudan), ha molteplici conseguenze: violenza domestica, gravidanze precoci, privazione dei diritti dell'infanzia e il compimento di gesti estremi.                                                                                                                               

Qualora la legge dovesse essere approvata, porterebbe ad una grande diminuzione dei diritti delle donne, non soltanto riguardo l’ aumento dei matrimoni infantili, ma anche riguardo il divieto del diritto al divorzio e all’affidamento dei figli.                                                                                                         

Inoltre, questa proposta di legge, darebbe inizio alla legalizzazione dei matrimoni non registrati e quindi all'eliminazione delle sanzioni nei confronti degli uomini, che decidono di adottare tali matrimoni , e verso chi li celebra.                      

A causa dei matrimoni, le bambine non hanno più la possibilità di frequentare la scuola, poiché obbligate a gestire l’economia domestica, a cucinare e a rendersi sempre disponibili nei confronti del marito e della famiglia.  Secondo l’Unicef, il contrasto migliore per combattere queste ingiustizie  sarebbe garantire a tutte le donne un’istruzione sufficiente: grazie a questo, le ragazze istruite si sposerebbero più tardi e di conseguenza avrebbero meno figli, ma si assicurerebbero in ogni caso , in un futuro,  che le figlie riescano ad avere la possibilità di ricevere la stessa istruzione.

In confronto a questi Paesi, il Senato della Colombia, dopo aver fallito per ben nove volte, ha finalmente approvato all’unanimità la legge che vieta i matrimoni  precoci, cioè le unioni tra adulti e bambine con meno di 18 anni. In particolare, tale legge porta all’annullamento degli effetti di un articolo del Codice Civile, in vigore dal 1887, e mira a tutelare i minori già sposati, che possono richiedere la cancellazione del matrimonio.

                                                                             Pellegrino Emily, Amore Serena, Pisani Martina

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