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Oasis: Where did it all go wrong?

Tranquilli, questo titolo non vuol far riferimento all’emergenza sanitaria che ormai da più di un anno tormenta le nostre vite. Piuttosto è il titolo di una delle tracce presenti nell’album ‘‘Standing on the Shoulder of Giants’’, pubblicato nel 2000 dalla celeberrima band britannica ‘‘Oasis’’.

Il titolo di questa traccia sembrerebbe alludere ad un evento nefasto, e nel caso di una band può essere rappresentato dallo scioglimento della stessa. Eppure, nel 2000 gli Oasis sarebbero stati destinati ad esistere per altri 9 anni. Cosa può quindi aver portato Noel Gallagher, cantautore e chitarrista della band, a comporre questa traccia? Partiamo dall’inizio.

‘’We’re not arrogant. We just believe we’re the best band in the world.’’

-Noel Gallagher


Gli Oasis furono un gruppo musicale a metà strada tra il Britpop e l’Indie rock formatosi a Manchester nel 1991 e attivo fino al 2009. Nati da una già esistente band, i Rain, gli “Oasis” comprendevano inizialmente Paul McGuigan (detto Guigsy), Paul Arthurs (detto Bonehead), Tony McCarroll e Liam Gallagher, cui si aggiunse in seguito Noel, fratello di Liam. I Gallagher furono gli unici membri della formazione originaria a far parte del gruppo fino alla fine: infatti, McCarroll venne allontanato nel 1995 per motivi tecnici mentre Guigsy e Bonehead abbandonarono la band nel 1999. È proprio nel 1999 che Noel scrive ‘’Where Did It All Go Wrong?’’ facendo quindi riferimento a questa vicenda.

Inoltre, anche i vari sostituti dei tre cofondatori preferirono lasciare il gruppo dopo qualche tempo e la questione era – ed è tuttora – estremamente chiara: lavorare coi fratelli Gallagher, che sin dall’infanzia si erano dimostrati essere due ragazzi difficili da gestire, inclini alle risse e alla ribellione, era difficile, a causa delle loro continue liti. Tra i due, come dice la madre Peggy Gallagher, vi erano sempre state invidia e rivalità. A forgiare i loro caratteri, tra le varie esperienze, fu probabilmente anche l’astio nei confronti del padre, il quale non perdeva occasione di picchiare la madre, Paul e soprattutto Noel, risparmiando però Liam. In merito a ciò, Noel dichiara, nel documentario del 2016 ‘’Oasis: Supersonic’’, diretto da Mat Whitecross, di non aver mai permesso che questo trauma infantile influenzasse la propria musica.

Se il ricordo della difficile infanzia sembra dunque essere lontano, il suo frutto è invece sempre presente: l’eterno conflitto fra i due fratelli sarebbe giunto al culmine nell’agosto del 2009, quando, dopo l’ennesimo violento litigio, Noel decise di abbandonare la band, sancendo la fine degli Oasis e la nascita dei Beady Eye, che resistettero fino al 2014.

Il malsano rapporto fra i due fratelli che gli aveva permesso di debuttare con dischi come ‘Definitely Maybe’ o ‘(What’s The Story) Morning Glory?’, portò gli Oasis ad essere definiti ‘i Beatles del 2000’, anche perché la loro rivalità con i Blur ricordava quella tra i Rolling Stones e i Beatles e d’altronde più volte essi affermarono di essere stati da questi ultimi enormemente influenzati). Ma fu proprio lo stesso malsano rapporto che li distrusse.

Gabriele Ferraro


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