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Odio gli indifferenti

<<Odio gli indifferenti.

L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.

Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.

È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.>>

Antonio Gramsci


Queste le parole con cui esordì il politico e filosofo Antonio Gramsci nel testo in cui si scaglia contro l’indifferenza e coloro che la esercitano, pubblicato l’11 febbraio 1917, durante la prima guerra mondiale. Sebbene scritto più di un secolo fa, rimane ancora tanto attuale da essere riportato nella lettera di Annalisa Savino, preside del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze.

Quest’ultima invita l’intero Paese alla riflessione riguardo al pestaggio di due studenti del liceo classico Michelangiolo, avvenuto lo scorso 18 febbraio nel capoluogo toscano, per mano di alcuni componenti del movimento Azione studentesca. Quest’ultimo nasce nel 1996 e costituisce la frangia studentesca di Alleanza Nazionale, partito derivato dal Movimento Sociale Italiano, considerato l’erede del Partito Fascista Repubblicano fondato da Benito Mussolini. Tra i precedenti responsabili nazionali di Azione Studentesca ricordiamo il nome dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.

Nella sua lettera, la preside invita gli studenti a non rimanere indifferenti a fenomeni di questo genere, che sono stati alla radice della nascita dei totalitarismi, tra cui il fascismo.

All’origine dell’aggressione, secondo le ricostruzioni condotte dalla DIGOS, vi sarebbe il tentativo da parte delle vittime, appartenenti al collettivo S.U.M. (Studenti Uniti Michelangiolo), di fermare l’azione di volantinaggio che il gruppo di Azione Studentesca stava svolgendo nei pressi dell’istituto. Dopo un iniziale rifiuto, i sei aggressori hanno deciso di attaccare fisicamente i due ragazzi. Nonostante le riprese e l’intervento di un insegnante, i militanti dell’associazione di estrema destra non hanno placato la loro furia, e per questo sono adesso indagati per violenza privata, accusa aggravata dall’azione di volantinaggio non autorizzato, dunque punibile.

A seguito della lettera della preside, molti sono stati i gesti di solidarietà nell’ambiente scolastico, a cui si sono contrapposte diverse critiche, provenienti specialmente dal mondo politico. Il suo commento, infatti, ha suscitato l’indignazione del Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, il quale, in una nota trasmissione televisiva, ha mostrato disapprovazione nei confronti della lettera ritenendola impropria, in quanto è inappropriato parlare di “rischio fascista”, poiché a suo dire ≪in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista≫. Ha anche aggiunto che, se l’atteggiamento della preside non fosse mutato, avrebbe valutato la necessità di applicare misure adeguate.

D’altro canto, il vicepremier Matteo Salvini e l’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno condannato l’aggressione squadrista, trascurandone però la matrice politica di destra.

L’intera comunità scolastica, dai presidi agli studenti, passando per i docenti, ha ben accolto le parola della Savino, aderendo ai cortei di protesta promossi dagli studenti di alcune scuole di Firenze, con manifestazioni in ogni parte d’Italia contro le dichiarazioni di Valditara e le aggressioni squadriste.

Tra questi anche noi, studenti del Quintino Cataudella, abbiamo dimostrato la nostra solidarietà con un corteo antifascista, a favore della libertà, tenutosi giovedì 9 marzo, nel quale è stato ribadito il concetto di democrazia di Pericle e sono stati letti interventi favorevoli alla lettera della preside e contro l’indifferenza.

Gioia La China e Gabriele Iacono


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