Proxima Centauri b è un pianeta che, non solo presenta caratteristiche che lo rendono molto simile alla Terra per diversi aspetti, ma è anche il pianeta extrasolare più vicino al nostro.
Attorno alla stella Proxima Centauri orbita una nana rossa facente parte del sistema di Alfa Centauri, nella costellazione del Centauro, situata a 4,23 anni luce dalla Terra. Attualmente sappiamo che ha un ESI (indice di similarità terrestre) pari a 0,87: questo vuol dire che, considerando 1 come il valore da associare alla Terra, si tratta di un pianeta fisicamente molto simile al nostro.
Purtroppo però, non è ancora chiara la reale natura del nostro vicino interstellare. Si tratta di un pianeta roccioso che potrebbe essersi formato direttamente nella sua posizione attuale, oppure potrebbe essersi originato nella periferia del suo sistema stellare per poi “migrare” più internamente.
Questo aspetto riveste un’importanza fondamentale, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di acqua liquida; infatti, nel caso in cui il pianeta si fosse formato lontano dalla stella, questo potrebbe essere stato “bombardato” da comete e corpi celesti minori ricchi di acqua.
In quest’ultimo caso, quindi, Proxima Centauri b potrebbe avere una quantità d’acqua paragonabile a quella terrestre o, addirittura, essere un pianeta oceano.
Molti però, sono i dubbi che permangono riguardo alla sua atmosfera la quale, in caso di presenza di acqua e di un forte campo magnetico, potrebbe essere composta da ossigeno e anidride carbonica.
Il pianeta orbita attorno alla propria stella a una distanza di circa 0,05 unità astronomiche: per intenderci, si tratta all’incirca del 5% della distanza che separa la Terra dal Sole. Solitamente i pianeti che si trovano a una distanza così ridotta sono in rotazione sincrona, ovvero rivolgono alla propria stella sempre la stessa faccia; ciò significa che, mentre una parte del pianeta sarebbe costantemente illuminata, l’altra rimarrebbe completamente immersa nell’ombra. Nonostante le condizioni non particolarmente agevoli, la probabile presenza di acqua allo stato liquido e di un’atmosfera potrebbe rendere possibile una forma di vita simile a quella della zona crepuscolare: regione intermedia tra due aree estreme, dove il paesaggio presenta un tramonto perenne e temperature stabili.
In conclusione, Proxima Centauri b è ad oggi il pianeta extrasolare più favorevole ad ospitare forme di vita simili a quelle terrestri.
Cristian Iacono e Martina Miccichè
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