Durante la recente edizione del Festival di Sanremo, Teresa Mannino, co-conduttrice della terza serata, ha regalato al pubblico uno spettacolo da ricordareutilizzando le sue doti comiche per trattare temi profondi riguardo la società contemporanea, conquistando la scena attraverso un “semplice” monologo. Il monologo della comica palermitana, “l’uomo è misura di tutte le cose”, partendo dal pensiero filosofico di Protagora, filosofo greco considerato il padre della sofistica,verteva sui complicati rapporti tra donne e uomini o meglio tra "esseri umani" (da lei stessa sottolineato) discutendo sul concetto di potere in modo intelligente.
Mannino ha toccato diverse corde, affrontando la presunzione dell'uomo nei confronti degli altri esseri viventi e sulla natura, e il suo desiderio di dominio attraverso l’utilizzo di un esempio insolito, nonché un’allusione provocatoria, ovvero quello delle formiche tagliafoglie, solo per mettere in risalto la natura distruttiva dell'essere umano rispetto alla loro pacifica convivenza con l'ambiente. Nonostante la presenza pervasiva del desiderio di potere nella società umana, l'artista ha anche proposto una diversa visione di potere: quello di ridere, di esprimersi liberamente e di vivere in armonia con la natura.
La sua capacità di utilizzare l'umorismo come veicolo per affrontare argomenti seri ha catturato l'attenzione dell'intero pubblico dell'Ariston ed è anche riuscita a far tener incollati sullo schermo gli spettatori da casa. Il suo monologo ha suscitato così numerosi feedback positivi proprio per la sua leggerezza nel trattare argomenti di un tale spessore, che purtroppo tanto "leggeri" non sono, e ha anche scatenato delle riflessioni riguardo la società odierna. Di conseguenza, il monologo di Teresa Mannino ha rappresentato un momento di connessione tra intrattenimento e coscienza sulle relazioni con il mondo circostante rendendo l'evento indimenticabile. Con un po' di umorismo e criticità sociale, Teresa Mannino ha dimostrato ancora una volta che l'arte può essere un potente mezzo di cambiamento.
Alessia Carbone, Maria Ausilia Caruso
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