La salute mentale è parte integrante della salute e del benessere, lo si deduce infatti dalla definizione di salute della Costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS): "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità.”
Ciò che determina la salute mentale e i disturbi mentali non riguarda solo caratteristiche individuali come la capacità di gestire i propri pensieri, le emozioni, i comportamenti e le relazioni con gli altri, ma anche fattori sociali, culturali, economici, politici e ambientali, tra cui le politiche adottate a livello nazionale, la protezione sociale, lo standard di vita, le condizioni lavorative e il supporto sociale offerto dalla comunità. L'esposizione alle avversità sin dalla tenera età rappresenta un fattore di rischio ormai riconosciuto e che si può prevenire. In Sicilia la presenza di strutture sanitarie ,quali consultori, è molto scarsa e poco efficiente e ciò è dovuto anche alla poca importanza data a questo fenomeno in crescita. Il tabù di parlare apertamente della propria salute mentale continua a pesare in modo particolarmente significativo sugli uomini, i quali finiscono per mascherare, celare, tacere il proprio malessere senza quindi affrontare realmente il problema. Non è forse un caso, allora, se in Italia il 78,8% dei morti per suicidio sono uomini, con un’incidenza quasi doppia rispetto alla popolazione femminile. I disturbi mentali più diffusi sono ansia e depressione; in entrambi i casi, a soffrirne maggiormente sono le donne. Tuttavia esse sono più propense a consultare uno psicologo, al contrario degli uomini i quali sono dominati da una cultura machista e patriarcale che impone un concetto di mascolinità tossica, per il quale il genere maschile appare virile, forte, coraggioso, razionale. “Boys don’t cry”. Nessuno spazio per lacrime, emozioni, fragilità. Le difficoltà psicologiche vengono percepite come cose “da femmine”, soprattutto se hanno a che fare con stati emotivi legati alla tristezza o alla paura. L’unica emozione da poter esprimere liberamente sembra essere la rabbia, tanto che atteggiamenti aggressivi e violenti possono diventare il solo modo di dar voce a un disagio interiore.
Giuseppe Ugo e Aurora Albani
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