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Sanremo 2022, il monologo sul razzismo di Lorena Cesarini

Accanto ad Amadeus, durante la seconda serata del Festival di Sanremo, c’è Lorena Cesarini. L’attrice ha aperto la serata con un monologo. Ha raccontato parte della sua vita privata, legata alla famiglia, agli studi conseguiti e alla carriera nel mondo del teatro. Poi ha raccontato del momento in cui ha ricevuto la splendida proposta di essere la co-conduttrice della seconda serata del Festival di Sanremo. Dal momento in cui la notizia è stata divulgata sui vari media, diverse persone hanno sentito l’urgenza di discriminarla sulla base del colore della sua pelle. Così sul palco decide di leggere alcune frasi scritte sui social, rivolte a lei: "Non se lo merita, l'hanno chiamata lì perché è nera!"; "Ecco è arrivata l'extra comunitaria"; "L'avranno chiamata per lavare le scale". Continua il suo monologo ponendo alcune domande a sé stessa: “Perché alcuni sentono la necessità di pubblicare certi post? Perché c'è chi si indigna?”, “Perché c'è qualcuno che ha un problema con il mio colore della pelle?”.

Lorena Cesarini non è l’unica persona che si pone tutti giorni queste domande. Il ritorno del razzismo è certamente legato al fenomeno della globalizzazione. Le differenze culturali si stanno diffondendo, di conseguenza si è lontani dell’idea di una patria omogenea e idealizzabile. Il razzismo è stato, e spesso è tutt’ora, uno dei principali motivi di incomprensione, di odio, di violenza tra gli uomini, sia fisica che mentale. Coloro che vengono definiti attraverso il termine “razzisti” appartengono ad un gruppo che si considera “superiore” a tutti gli altri (ossia il più forte, il più intelligente, il più audace e così via) e, nel momento in cui entra in contrasto con un altro gruppo, a loro avviso “inferiore, non può che vincere. Purtroppo, anche se in moltissimi paesi del mondo si parli della “cultura dell’intercultura” e di società multirazziali dove si dovrebbero garantire la libertà di espressione e la tutela dei diritti umani, di fatto tali auspicabili obiettivi vengono frenati da fenomeni come il razzismo e la xenofobia. Tutti questi comportamenti causano malessere a chi li subisce, creando esclusione all’interno della società e sentimenti di alienazione.

Infine l’attrice ha concluso il suo monologo senza riuscire a trattenere le lacrime, dicendo: "È fondamentale chiedersi perché per andare verso la libertà. Libertà da etichette, da frasi prestabilite, dagli insulti. E io mi auguro di non perdere mai questa curiosità perché è quello che mi rende libera, e che mi renderebbe più matura". Pertanto il problema di fondo è la mancanza di senso di solidarietà e dell’intercultura, questo vuol dire mancanza di rispetto per gli altri, chiunque essi siano, e per i loro diritti.

Soraja Modica

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