La nave umanitaria olandese Sea Watch 3 ha soccorso 47 persone davanti alle coste libiche. Dopo essere giunta di fronte alle coste di Siracusa, sono arrivate le prime notizie sulla situazione dei migranti sulla nave: "Sono esausti, disperati. Ora vedono terra, sono davanti a Siracusa e non capiscono perché devono restare a bordo senza poter scendere". Questo il resoconto del medico di bordo Anne. "Hanno bisogno urgente di protezione. - afferma - Le condizioni a bordo sono molto complicate". "Per tre giorni abbiamo affrontato tempeste, vento forte e molta pioggia. - continua il medico - Sono rimasti bagnati perché non abbiamo abbastanza spazio all'interno. Sono rimasti all'aperto, al freddo, coperti con tende di fortuna. Abbiamo dovuto tirare fuori dalla nave materiali e attrezzi per far loro spazio. Non hanno posti dove riposare, hanno bisogno di sedersi. Abbiamo bisogno di cibo salutare, noi abbiamo cibo che può servire a tenere in vita le persone per un paio di giorni". "Sono reduci da esperienze orribili in Libia, violenze, lunghi periodi di detenzione, maltrattati e schiavizzati. - conclude Anne - Le famiglie sono state ricattate mandando loro i video delle violenze. Molti di loro ne portano ancora i segni addosso".
L'ONG tedesca proprietaria della nave ha quindi chiesto di far sbarcare i migranti a bordo, ma il Viminale prosegue sulla sua strada dei porti chiusi. Il ministro Salvini su questo punto è stato categorico, pretendendo un intervento da parte dell'Olanda: "Se il governo olandese non è in grado di controllare le navi che portano la bandiera del suo Paese è un fatto molto grave: gliela ritiri subito". Il ministro ha poi respinto anche l'offerta della CEI che di fatto si era detta disponibile ad ospitare i minori che si trovavano sulla nave: "Ne abbiamo visti tanti di ospitati poi a spese degli italiani e di scomparsi in giro per l'Italia. Non c'è un solo motivo al mondo per cui gli immigrati clandestini, tutti maschi, presenti su una nave olandese di una ONG tedesca debbano sbarcare in Italia. Ritengo di applicare le leggi, le regole e il buon senso".
Queste affermazioni del ministro Salvini si basano sulla decisione del comandante della Sea Watch di partire comunque alla volta dell'Italia, dalla Tunisia, nonostante le pessime condizioni metereologiche.
In seguito, anche la Procura per i minorenni di Catania ha chiesto di far sbarcare i minori non accompagnati. Dal ministero hanno replicato che in realtà si tratta di ragazzi di 17 anni e mezzo e vietano i soccorsi, violando così l'art. 3 della legge 47/2017, secondo cui "in nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati".
Dopo un lungo tira e molla tra governo italiano, l’ONG ed altri paesi potenzialmente interessati dalla questione, alla fine l’imbarcazione è approdata presso la struttura portuale di Catania.
Il tutto è stato deciso con la promessa fatta da 8 paesi europei (Germania, Lussemburgo, Romania, Francia, Portogallo, Lituania, Malta e Spagna) al governo italiano di prendere una quota dei 47 migranti a bordo, 15 dei quali si sono rivelati minorenni dai 14 ai 17 anni.
Antonio Rizza
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