La vita di un essere umano trascorre abbastanza velocemente, egli si appoggia costantemente alle consuetudini del periodo in cui vive: in passato si aspirava soprattutto alla carriera militare e alla famiglia; oggi invece sono sempre di più i ragazzi che mirano a un percorso universitario e/o artistico, succeduto in parte da quello che era stato prestabilito fin dalla più giovane età. Alcune persone tuttavia si sono distinte per la creazione di un’ideologia o di un marchingegno che agli occhi dell’umanità è apparso impressionante. Ciononostante, soprastanti a noi, ci sono le leggi che regolano l’universo e in certi casi l’uomo, che ai nostri occhi è ormai capace di tutto ma impotente se contrapposto a queste forze: ad esempio, abbiamo tanti strumenti per la previsione e registrazione di sismi, tuttavia non riusciamo a fermarli, solo ad attutire i danni.
Situazione analoga è quella di cui si parla nella ricerca pubblicata sulla rivista “Nature” e coordinata dall’università britannica di “Southampton”, con il gruppo del sismologo Matthew Agius, che attualmente lavora in Italia: l’Europa, l’Africa e l’America si stanno progressivamente allontanando, a un ritmo di 4 centimetri l’anno. La causa di questi spostamenti trova le origini nella Dorsale medio atlantica, che si estende dal Polo Nord all’Antartide e separa, con una vera e propria spaccatura, la placca americana da quelle Eurasiatica e Africana. I margini di queste due placche sono divergenti e dal vuoto che si crea man mano esce del magma. I sismologi dell’università di “Southampton” hanno capito che il processo per cui il materiale sta salendo causa l’allontanamento dei continenti. Lo studio ha compreso anche 39 sismometri piazzati sul fondale dell’oceano Atlantico, dai quali si sono ottenuti dei dati precisi e delle immagini ad alta risoluzione del mantello sottostante alla dorsale. Se questo processo continuerà senza cambiamenti si verrà a formare la cosiddetta “novopangea”, ossia un enorme e unico continente: scenario assai distante da noi, che avrà luogo tra 200 milioni di anni, per cui ad oggi possiamo fare solo delle congetture.
Dunque si può facilmente comprendere che l’essere umano, per quanto curioso e abile, è destinato ad estinguersi. Riscaldamento globale, glaciazioni, movimento delle placche tettoniche, guerre e pandemie ci minacciano continuamente. Quindi, siamo solo di passaggio!
Andrea Pisana
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