C’era una volta, durante la settimana del Festival di Sanremo, la caccia al plagio. Una pratica fatta un po' per divertimento, un po' per alimentare scandali. Tuttavia, la democratizzazione dei mezzi di comunicazione e una diffusa sensazione di trovarsi in un ciclo culturale privo di autentiche novità hanno dato vita a un diverso tipo di intrattenimento: la caccia al plagio continua. Oggi, chiunque può attirare l’attenzione sui propri contenuti insinuando che una nuova canzone sia poco originale, o addirittura un plagio di qualcosa di già esistente. È quello che è successo con Gazzelle e i Pinguini Tattici Nucleari.
Di recente è uscito il nuovo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, Islanda, un brano che sta riscuotendo grande successo e che anticipa il prossimo album della band, Hello World. Parallelamente, sui social media, alcuni utenti hanno notato somiglianze tra questa canzone, firmata dalla band di Riccardo Zanotti, e Destri, celebre pezzo di Gazzelle. A gettare benzina sul fuoco è stata una stories di Instagram: sopra la colonna sonora di Geordie di De André (una canzone che parla di una punizione per furto), il cantautore romano è stato visto tra gli scaffali di una libreria, mentre prendeva in mano una guida turistica sull’Islanda per poi rimetterla a posto.
Per cominciare, i due brani hanno tonalità molto simili, separate solo da un semitono: Islanda è in La maggiore, mentre Destri è in La bemolle. Una differenza così minima da risultare quasi irrilevante. Anche gli accordi seguono uno schema armonico e ritmico quasi identico: l'utente che ha sollevato per primo l’ipotesi di “plagio” ha sottolineato che entrambi i brani si concludono con la stessa cadenza (Do minore, Re maggiore, La maggiore). Ma c’è un aspetto che, anche dal punto di vista legale, ha un peso maggiore: la melodia, l’elemento tradizionalmente considerato nei casi di plagio. E qui la teoria del plagio si sgonfia subito: la melodia di Destri segue un percorso preciso, partendo dal terzo grado della scala per poi concludersi sulla tonica nella strofa. In Islanda, invece, la melodia comincia dalla tonica (il primo grado) e si sviluppa verso l’ottava superiore, alternando salite e discese fino a raggiungere il terzo grado della scala, in linea con altre melodie tipiche di Zanotti. L’unica vera somiglianza tra le due melodie sta nell’attacco del ritornello: "Ma tu (ci pensi mai)” di Islanda e il gazzelliano “e non è colpa (mia)” usano le stesse due note, il quarto e terzo grado della scala. Ma le somiglianze finiscono qui, perché (di nuovo) i due differenti stili di scrittura emergono nello spazio ristretto utilizzato dal cantautore romano e quello più largo occupato dal bergamasco.
È certo oggi che ‘’ricordare” è diventato un sinonimo di “copiare”, ci pare più facile parlare di plagio quando una canzone ha le stesse “vibes” di un’altra, cioè quando ne ricorda lo stile, l’energia e lo spirito profondo.
Noelia Buonomo
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