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Sperimentazione animale

Ogni anno milioni di animali vengono sfruttati nei laboratori di ricerca, soprattutto topi, cavie e conigli.

Queste sono pratiche, spesso necessarie, previste in tutto il mondo in ambito: farmacologico, immunologico, fisiologico e biologico. Nell’ambito della cosmetica, invece, i test sugli animali sono stati aboliti nel 2013 dalla Comunità Europea per questo potrebbe trovarsi sul packaging dei prodotti il certificato di cruelty free.

Ma come avviene tutto ciò?

In accordo con le normative vigenti, la sperimentazione animale si svolge sempre e solo in centri autorizzati dal Ministero della Salute e solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dei progetti di ricerca sia da parte di comitati interni che delle autorità competenti.

Spesso le sperimentazioni sugli animali possono essere sostituite con quelle in vitro, ma non sempre questa tecnica è applicabile. I test sugli animali risultano più semplici da eseguire e sono ancora obbligatori per alcune sostanze.

Nonostante ciò, negli ultimi anni sono stati implementati metodi per ridurre al minimo la sofferenza degli animali utilizzando il principio delle 3 R:

Replace (sostituire): sostituire quando possibile i modelli animali con altri modelli

Reduce (ridurre): ridurre quanto più possibile il numero degli animali coinvolti

Refine (perfezionare): migliorare al massimo le condizioni di vita degli animali.

Tutti i test autorizzati vengono comunque sempre svolti sotto il controllo e la supervisione di veterinari e altri esperti nel benessere delle specie coinvolte.

Da parte dei ricercatori vi è un enorme riconoscenza nei confronti degli animali da laboratorio senza i quali moltissime scoperte sarebbero state impossibili. in Russia, per esempio, esiste anche una statua che raffigura un topo da laboratorio a dimostrazione della gratitudine degli scienziati nei confronti del sacrificio degli animali.

Gli animali più fortunati, se le condizioni lo permettono, possono essere avviati a dei programmi di reinserimento, che si occupano di ridare loro una seconda vita.

La “collina dei conigli” è uno tra questi centri di recupero gestita da volontari. Essa  è stata fondata nel 2005 a Monza per poi essere inaugurata anche nelle sedi di Torino nel 2016 e di Genova nel 2022. Gli animali accolti principalmente sono: topi, criceti, conigli, porcellini d’india e ratti che possono essere adottati dopo la loro ripresa.

                                                     

                                                      Elena Pia Pellegrino, Alessandra Trovato e Aurora Trovato


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