La rivoluzione digitale, tramite la diffusione di internet, ha totalmente cambiato comportamenti individuali e collettivi. È nel 1957 che la tecnologia inizia ad affondare le proprie radici, grazie alla creazione del primo satellite artificiale, costruito a causa della guerra tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Nella seconda metà del XX secolo sono state fatte molte scoperte, come la radio, il televisore, il computer, il telefono: oggetti che in futuro sono entrati a far parte della nostra vita giornaliera. Negli anni sessanta nasce l’ARPANET, una prima forma di internet che, come sappiamo, sarà fondamentale per il progresso della tecnologia. Un elemento molto importante di cui oggi si parla è il “multitasking”, ovvero la possibilità che gli strumenti elettronici ci permettono di fare più cose nello stesso momento. Un lato negativo del multitasking è che, secondo vari studi, può indebolire la nostra capacità di mantenere un’attenzione prolungata. C’è anche da aggiungere che la tecnologia ci ha anche totalmente cambiato la vita, anche sotto il punto di vista delle comunicazioni; infatti, oggi siamo in grado di poter comunicare con qualsiasi persona, ovunque si trovi e poter ottenere una risposta immediata (se la persona risponde). Al giorno d’oggi il mondo della tecnologia sta diventando indispensabile per tutti. Gli strumenti maggiormente usati dai ragazzi sono i videogiochi e il cellulare; quest’ultimo ha un ruolo fondamentale soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei social, i quali hanno la funzione principale di mostrare foto, video e contenuti altrui e i più utilizzati sono Instagram, TikTok, Youtube. È certo che la tecnologia ci ha sempre dato una mano, una mano di quelle che ti spingono in avanti nel futuro. Negli anni, essendo diventata sempre più particolareggiata ed efficiente, è stata essenziale per alcuni avanzamenti scientifici: la foto scattata dal telescopio James Webb ha mostrato all’intera umanità una faccia dell’universo che fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile percepire così nei particolari. Inoltre, con i suoi pregi e difetti, questi legati più all’aspetto sociologico, non possiamo non attribuire un certo merito alle piattaforme educative che sono venute in nostro soccorso quando la scuola non era accessibile per misure di prevenzione causa pandemia. Tuttavia, è obiettivo di questo articolo anche illustrare gli effetti negativi obiettivamente presenti degli strumenti tecnologici a noi accessibili. Per esempio, i momenti trascorsi con altre persone sono contemporaneamente tempo che passiamo con i nostri dispositivi, che ci distraggono continuamente, anche inconsapevolmente; per non parlare di un’alienazione assurda che sta passando sotto gli occhi di tutti senza poi ricevere il giusto peso. Avete mai riflettuto sullo spessore sociologico dell’aggiornamento di WhatsApp che ci permette di ascoltare in modo velocizzato la voce in un messaggio vocale di un nostro contatto in rubrica? Alcuni di noi, tra l’altro, utilizzano i dispositivi tecnologici per ammazzare il tempo in modo passivo, così privati anche della più insignificante opportunità di socializzazione vera e propria. In conclusione, dobbiamo seriamente approfittare del patrimonio tecnologico nelle nostre mani, ma senza abusarne, agevolandoci senza perdere la vera realtà delle cose.
Raffaele Portelli e Andrea Pisana
