Tumulti alla Rai - MANIFESTAZIONE REPRESSA A NAPOLI
- Scicliceo
- 11 giu 2024
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Martedì 13 febbraio a Napoli alcuni cittadini si sono riuniti di fronte la sede degli uffici Rai in una manifestazione organizzata da associazioni filo-palestinesi per protestare contro le parole di un comunicato letto dalla conduttrice Mara Venier al termine del programma televisivo “Domenica In” nello speciale dedicato a Sanremo, in cui l’amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, ribadiva la sua solidarietà “al popolo di Israele e alla comunità ebraica” vittime di Hamas. Infatti, durante la medesima puntata, il cantante Ghali aveva espresso la propria opinione in merito a quanto condiviso su “ X” dall’ambasciatore israeliano in Italia, il quale aveva giudicato gli interventi pronunciati durante il festival da alcuni artisti a favore della pace come “vergognosi, superficiali ed irresponsabili”. L’intento di tale protesta era quello di chiedere di poter parlare con uno dei rappresentanti Rai per un confronto pacifico e costruttivo, affinché la tv italiana potesse, in futuro, mostrare solidarietà anche nei confronti delle vittime civili palestinesi, evitando, così, che lo Stato italiano si dimostri completamente schierato a fianco di Israele in una guerra in cui - in quanto tale- nessuno può pretendere di star agendo in maniera corretta,soprattutto considerando gli efferati e disumani avvenimenti che gravano sullo Stato israeliano, accusato di star mettendo in atto un vero e proprio genocidio; non solo, la stessa costituzione italiana nell’articolo 11 (uno degli articoli FONDAMENTALI) sancisce il ripudio della guerra e la promozione della pace nelle relazioni internazionali. Per questi motivi gli avvenimenti sanremesi erano stati duramente contestati sui social dal popolo italiano e, per la gravità e l’urgenza della situazione, una parte di esso ha ben deciso di far sentire la propria voce in maniera diretta. Tale protesta, però, è stata duramente repressa dalla Polizia, chiamata dai rappresentati Rai, i quali, invece di accogliere in maniera positiva la legittima richiesta di dialogo dei manifestanti, hanno deciso di rispondere con la forza a suon di manganelli, continuando l’eco repressivo che aveva caratterizzato gli episodi di Sanremo. Il risultato è stata un’aggressione violenta nei confronti di chi non aveva la possibilità di difendersi ed è stato costretto a farlo, contribuendo ad accrescere il numero di feriti, che fortunatamente non è stato elevato. Ancor più violento è stato il messaggio trasmesso: disponiamo di una sempre minore libertà di espressione e di un governo non favorevole ad accogliere le diversità in ogni sua forma, seguendo l’impronta di quello che, purtroppo, ricorda l’atteggiamento dei totalitarismi e, in Italia, gli anni del fascismo. Perciò ritengo che sia fondamentale, oggi più che mai, non rimanere indifferenti a ciò che accade in ambito politico e sociale: bisognainformarsi e farsi una propria opinione critica per poi agire secondo i diritti che ci spettano, dalla libertà di scendere in piazza a protestare al diritto al voto.
Gioia La China
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