L’ultimo rapporto del Pentagono sugli UFO, pubblicato nel novembre 2024, ha catturato l’attenzione di appassionati e scettici di tutto il mondo. L’indagine, condotta dall’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), si è concentrata su 757 avvistamenti di “Fenomeni Anomali Non Identificati” registrati tra maggio 2023 e giugno 2024.Il rapporto ha fornito alcune risposte, ma anche lasciato spazio a nuovi interrogativi. Circa 300 casi sono stati spiegati: molti oggetti identificati erano palloni meteorologici, uccelli, droni, satelliti o illusioni ottiche. Per esempio, i satelliti della costellazione Starlink di Elon Musk sono stati spesso scambiati per UFO a causa delle loro traiettorie visibili a occhio nudo. Tuttavia, centinaia di episodi rimangono senza spiegazione. Un aspetto particolarmente interessante riguarda i 49 avvistamenti avvenuti oltre i 100 chilometri di altitudine, nella fascia considerata “spazio”. Anche se nessuna delle segnalazioni ha finora rivelato prove di tecnologie o presenze extraterrestri, il rapporto ha evidenziato 21 casi che presentano caratteristiche definite “anomale”. Questi episodi richiederanno ulteriori approfondimenti, poiché non possono essere spiegati facilmente nemmeno da fisici o ingegneri. Ciò che emerge con chiarezza è l’impegno del Pentagono nel trattare questi fenomeni con serietà. Nessuno degli avvistamenti ha portato a incidenti gravi o a feriti, ma alcune testimonianze, tra cui quelle di piloti militari e civili, hanno descritto incontri ravvicinati con oggetti misteriosi. Alcuni piloti hanno addirittura riferito di essere stati seguiti da velivoli sconosciuti, anche se non è stata trovata alcuna prova di attività ostili o spionaggio. Il Pentagono ha ribadito che, al momento, non ci sono evidenze di origine extraterrestre per nessuno dei fenomeni studiati. Tuttavia, la trasparenza dimostrata attraverso la pubblicazione di questi rapporti e le udienze pubbliche al Congresso segnalano un cambiamento importante. Gli UFO, o UAP, non sono più considerati solo un tema da fantascienza, ma un argomento da studiare seriamente per garantire la sicurezza nazionale e comprendere meglio il nostro ambiente aereo e spaziale. Il suddetto rapporto, pur non rivelando verità sconvolgenti, stimola la curiosità e invita a proseguire nella ricerca. Non si tratta solo di rispondere alla domanda se siamo soli nell’universo, ma di capire come interpretare fenomeni che sfidano la nostra conoscenza e la nostra tecnologia.
Gabriele Pitino e Angelo Vindigni
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