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An amazing experience

Oggigiorno è diventato sempre più comune entrare in contatto con nuove culture: a tutti è possibile conoscere, anche se in piccolo, lo stile di vita di persone che vivono dall’altra parte del mondo. Tutto ciò è possibile grazie alla globalizzazione e all’uso sempre più frequente di Internet. Ma basta questo per essere “cittadini del mondo”?

Man mano che la società si evolve, diventa più facile viaggiare, non solo per gli adulti ma anche per i giovani. Infatti, è l’adolescenza il periodo in cui ognuno decide chi vuole diventare come persona, ma per far ciò è fondamentale scoprire le proprie passioni e imparare a camminare con i propri piedi. Per chi ama viaggiare, un’ottima modalità per trovare la propria strada può essere proprio sperimentare un semestre o un anno di studi all’estero.

Per affrontare un’esperienza di questo tipo è importante essere preparati e comprendere a cosa si va incontro, in quanto si tratta di un’avventura decisamente formativa, se affrontata in maniera consapevole. Il divertimento, la conoscenza di persone culturalmente diverse e la scoperta di posti nuovi sono all’ordine del giorno e sono aspetti fondamentali per la crescita personale durante questo percorso. A tutto ciò si affiancano il lavoro e il “sacrificio”, dato che ogni giorno ci si ritrova in un contesto diverso da quello in cui si è cresciuti ed è quindi essenziale adattarsi a ciò che si ha intorno. Lo sforzo di studiare in una lingua diversa dalla propria, così come quello di mantenersi in linea con i programmi della scuola di provenienza, non è assolutamente indifferente. Perciò, è fondamentale responsabilizzarsi e organizzare il lavoro in maniera metodica per non trovarsi troppo svantaggiati al rientro.

In una situazione del genere è normale anche cambiare caratterialmente, crescere e imparare a prendersi cura di sé. La lontananza dalla famiglia induce a stare all’erta e a riconoscere le potenziali situazioni di pericolo.

Un anno all’estero, nel complesso, dà tante opportunità: uscire dalla propria zona di comfort mettendosi in gioco; conoscersi meglio; imparare a non abbattersi alle prime difficoltà, a perseverare, superando gli ostacoli e raggiungendo qualsiasi obiettivo, anche attraverso la fatica dell’impegno. È un anno per dimostrare a se stessi che “volere è potere” in ogni luogo, se si ha il desiderio di fare e, soprattutto, di fare bene.

Ludovica Occhipinti


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