Il mondo del cinema, non solo italiano ma mondiale, è in lutto per il decesso di Bernardo Bertolucci, uno dei più grandi registi, sceneggiatori e produttori cinematografici d’Italia.
Nato nel 1941, la sua carriera ha inizio intorno alla fine degli anni ‘50, periodo in cui abbandona gli studi universitari per iniziare a lavorare come assistente di Pier Paolo Pasolini. Ben presto, però, volendosi distaccare dal suo stile, insegue quella che diventa la sua personale ideologia sul cinema, basata sull'individualismo di persone che convivono con i bruschi cambiamenti del mondo circostante e non trovano un modo per rispondere in modo conciso a questi avvenimenti.
Questa tematica ricorrerà in ciascun film di Bertolucci, a partire dal secondo - “Prima della rivoluzione” - il cui protagonista è un giovane borghese di Parma che, impotente al suicidio dell’amico, comincia una relazione con la zia. Il suo primo film - “La commare secca” - risale, invece, al 1962. Ambientato a Roma, parla di un omicidio avvolto dall’omertà dei cittadini. Tra il 1970 e il 1972 realizza “Ultimo tango a Parigi”, tramite il quale acquista notorietà. Il film, che in Italia ha subito la censura di molte scene, presenta due personaggi trasgressivi che, per sfuggire al conformismo, vivono una passionale relazione sullo sfondo di Parigi. Penso ci venga facile quindi comprendere che, in quegli anni, questa pellicola abbia riscontrato forti critiche. Con “L’ultimo imperatore”, diventa il primo italiano ad aver ottenuto l’Oscar alla miglior regia, motivo di orgoglio per l’Italia intera.
È anche importante ricordare come grazie a Bertolucci numerosi attori si siano affermati. Tra questi, Eva Green, che interpreta uno dei protagonisti di “The dreamers - I sognatori”. Bertolucci, tramite le sue opere, ci ha trasmesso grandi messaggi e fatto provare forti emozioni (non a caso, dal 2013 gli è stata dedicata una stella del “Walk of fame” di Hollywood). Credo che, se avesse potuto, avrebbe avuto modo di trasmetterci tanto altro, realizzando altri dei suoi capolavori. Resterà sicuramente a lungo nella memoria di noi italiani, a cui ha sempre dimostrato di essere una grande anima dai pensieri originali, anticonformisti e rivoluzionari.
Lisa Caruso
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