Susannah è una ragazza americana di ventiquattro anni che possiede tutto ciò che ha sempre desiderato: un lavoro da reporter presso il giornale New York Post, una famiglia premurosa e un ragazzo che la ama. Ma nel giorno del suo compleanno compariranno per la prima volta i sintomi di quella malattia che stravolgerà l’equilibrio non solo della sua vita, ma anche di quella dei suoi cari.

Gli strani segnali che le fanno capire che qualcosa sta cambiando sono: febbre, convulsioni, emicranie acute, intensi stati di trance, perdita di memoria, allucinazioni e catatonia, ovvero la persistenza di un atteggiamento corporeo. Tuttavia, la malattia le causerà anche un cambiamento caratteriale manifestato da bipolarismo, crisi di pianto, aggressività e paranoia. La volontà di scoprire le cause di tutto ciò la porta a consultare diversi medici che le diagnosticano schizofrenia, epilessia, dipendenza e astinenza da alcool ed eccessivo stress. Ed ecco che, quando sembra destinata a finire in un reparto di psichiatria, entra in scena il neurologo siriano Souhel Najjar, che prende a cuore la ragazza e fa di tutto per capire quale malattia l’abbia colpita. Questa è la storia vera di Susannah Cahalan, che nel film diretto da Gerard Barrett, viene interpretata da Chloe Grace Moretz. “Brain on fire” non è solo il titolo di questa pellicola, una combinazione tra thriller psicologico e medical drama, disponibile su Netflix a partire dal giugno 2018. È anche quello del libro autobiografico che la Cahalan ha pubblicato il 13 novembre 2012 per raccontare la sua storia. Per fare ciò, ha dovuto ripercorrere la sua esperienza attraverso le interviste ai familiari, l’analisi delle cartelle cliniche e i video che la riprendono distesa sul suo letto d’ospedale. Grazie a questo libro, alcuni lettori che avevano manifestato gli stessi sintomi, le hanno chiesto informazioni e consigli e il dottor Najjar è stato definito dal New York Times Magazine “il miglior neurologo degli Stati uniti”.
Vi consigliamo vivamente questo film perché, oltre a sottolineare come una vita tranquilla possa essere stravolta da un giorno all’altro, ci fa anche riflettere su quante malattie rare ancora oggi non siano state scoperte nonostante i progressi della scienza.
Benedetta Maria Giannone, Giulia Favara, Giulia Iemmolo
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