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"Camilla che odiava la politica” di Luigi Garlando

<<Io la politica la odio>> dico.

<<Perché?>> mi chiede Aristotele.

<<La politica fa vincere le nuove idee e aiuta le persone a parlarsi invece di litigare>>.

<<La politica lascia le scuole nuove a metà e i piedistalli senza statue>>.

<<Ma la colpa non è della politica, Camilla. La colpa è delle persone>>.


La vita di Camilla è divisa in due, come una mela. La prima metà è dolce e piena di succo; l’altra è amara, con il verme dentro e senza il suo papà, Roby, un politico che amava le montagne e le cose giuste e non è riuscito a sopportare le accuse indegne che ha dovuto subire. Camilla è una dodicenne che vive in un paesino chiamato Paludate Sul Fiume insieme a sua madre e a suo fratello Chicco. Da quando Roby non c’è più, la sua vita è cambiata: adesso è oggetto dei commenti di Giampi, il figlio del nuovo sindaco, e dei suoi compagni, su suo padre e sul suo aspetto fisico, dato che non è più magra come prima.

Secondo lei, la politica è come un polipo che porta via le persone, per questo la odia.

Ma nella sua vita arriverà un uomo capace di farle cambiare idea, un senzatetto di nome Aristotele, che girovaga per la città con sacchetti di plastica dentro un carrello del supermercato e con un seguito di cani e gatti. È lui a spiegare a Camilla che non è la politica ad essere sbagliata: sono quelli che la fanno, spesso, a sbagliare.

Nel frattempo, il papà di Giampi vorrebbe eliminare l’unico parco del paese, che era stato costruito proprio da Roby, allo scopo di costruire nuovi complessi residenziali. La mamma di Camilla non può non opporsi all’idea che tutto quello che il marito aveva realizzato vada in frantumi, perché se Roby fosse stato ancora in vita si sarebbe battuto contro una simile iniziativa.

Secondo noi, questo libro, anche se risalente a oltre dieci anni fa e catalogato come narrativa per ragazzi, è sempre attuale e adatto a tutte le età, soprattutto per la sua scrittura semplice e scorrevole.

Le vicende di Camilla, inoltre, si riconducono a quelle odierne e i suoi modi anticonformisti, spesso ribelli nei confronti della politica attuata dagli adulti, ricalcano quelli che anche noi assumiamo.

Sara Manenti e Sarah Vaccaro

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