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editoriale

Double standards


Che siano in larga o in piccola scala i double standards sono presenti quotidianamente in quasi ogni nostra azione, dalle preferenze più insignificanti e magari anche inconsce, a veri e propri bias che possono avere grosse conseguenze.

Avere un doppio standard consiste nell’assumere un atteggiamento diverso davanti a situazioni identiche svolte da soggetti diversi, cioè chi compie una determinata azione influenza in maniera significativa la nostra reazione.

Nell’ambito delle relazioni personali tutto è ovviamente relativo ed estremamente soggettivo; il problema si pone quando le proporzioni di questa dinamica aumentano e comportano come conseguenza la discriminazione, spesso in maniera sistemica, di intere categorie di persone.

Gli effetti sono ben più lampanti e gravi di quanto si creda, basti pensare per esempio agli eventi della scena americana degli ultimi mesi.

Da un lato, abbiamo le proteste del movimento Black Lives Matter, in larga maggioranza pacifiche (il 93% secondo il Time, nonostante la narrazione incriminatrice delle vicende portata avanti dai media al tempo), avvenute nelle strade di tutti e cinquantuno gli stati degli USA dopo l’uccisione di George Floyd da parte della polizia. Queste sono state soppresse con la violenza, tantissimi infatti sono i video postati sui social dai manifestanti che mostrano le forze armate sparare proiettili di gomma sulla folla, usare la violenza nonostante ci fosse un chiaro ottemperamento degli ordini e tante ancora sono le testimonianze delle pessime condizioni in cui venivano detenuti gli arrestati. Arrestati che sono stati ben 14.000.

Dall’altro lato, abbiamo l’attacco a Capitol Hill, avvenuto il 6 gennaio 2021, dove la risposta delle forze armate è drasticamente diversa, difficile da dimenticare è il selfie scattato da un terrorista con uno dei militari. Sì, un terrorista, perché un attacco al cuore del governo americano rientra perfettamente nella definizione di atto terroristico. Qui gli arresti sono stati 52.

Cosa ha causato la paradossale - paradossale considerata la natura terroristica dell'attacco a Capitol Hill - differenza di reazione?

Le due probabili diametralmente opposte posizioni politiche della maggior parte delle folle? O magari la sostanziale presenza di minoranze nelle proteste BLM?

Ma non vi è la necessità di andare oltreoceano per vedere altre conseguenze di double standards. Una delle manifestazioni più eclatanti è il Gender Pay Gap. Questo consiste nella differenza tra la retribuzione di uomini e donne a parità di ruolo e di mansione. In Italia, nel 2019, si stima che le donne hanno guadagnato annualmente tremila euro in meno rispetto alla loro controparte maschile, differenza che risulterebbe essere del 5,5%. Bisogna però ricordare che questo è il Gender Pay Gap grezzo, che non tiene quindi conto - tra le altre cose - del tasso di occupazione femminile, che in Italia è storicamente basso.

I double standards e le loro conseguenze influenzano ogni giorno vite di intere categorie di popolazione. Soluzione sarebbe quindi riconoscere tra i nostri bias cognitivi - scorciatoie mentali che il nostro cervello utilizza nel momento di prendere decisioni - quelli errati, quelli basati su pregiudizi e preconcetti ed essere disposti ad educarci al fine di modificarli.





Mariagloria Parisi











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