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Erling Haaland non è umano

Erling Haaland, ventidue anni e una carriera ancora davanti, centravanti norvegese comprato recentemente dal Manchester City per oltre ottanta milioni di euro, ci stupisce nuovamente nella nona giornata del campionato inglese segnando tre goal e servendo gli assist a due dei tre goal messi in rete dal suo compagno di squadra Phil Foden contro il Manchester United. In questo articolo vorrei parlare di uno dei più grandi (ma anche piccoli, per quanto riguarda l’età) e dei più ambiziosi calciatori mai esistiti sulla Terra. Facciamo un po’ di chiarezza e ripercorriamo insieme la storia di questo giovane “predestinato” nel mondo del calcio. Erling Haaland nasce nel 2000 a Leeds, in Inghilterra. Haaland ebbe un’infanzia felice e spensierata, che condivideva con suo fratello Astor e la sua sorella Gabrielle. Appena giunse all’età scolare, il padre lo iscrisse al Bryne Fotballklubb, dove ricevette il miglior valore dell’educazione sportiva. In età adulta, dopo varie peripezie, si trasferisce al Molde FK, gestito ancora da Ole Gunnar Solskjæ, con il quale si legherà notevolmente e stabilirà rapporti non solo di ambito sportivo. Dopo qualche anno, infine, Haaland esordisce per la prima al Bayern Monaco, una delle squadre più forti della Bundes liga, il campionato tedesco equivalente alla nostra Serie A. Solo grazie a questo trasferimento Haaland diventa la superstar più ricercata al mondo. Anche grazie a questo trasferimento, dimostra una volta per tutte la passione per il calcio, le sue capacità fisiche, soprattutto, la sua voglia irrefrenabile di segnare. Una volta per tutte, nel 2022 Haaland ritorna dopo tanti anni in Inghilterra, ad indossare la maglia del Manchester City, da sempre la sua squadra del cuore, ricevendo dall’ EA Sports una valutazione pari a ottantotto GEN, ottimo risultato. Erling Haaland è diverso dalle tante altre stelle emergenti o comunque professionisti del calcio; molti infatti, corrono in campo solo per fare carriera, fare business o accumulare fama e soldi. Ormai il mondo dello sport ruota solo attorno a questi ideali, al cosiddetto marketing piuttosto che al divertimento. Addirittura esistono alcuni giocatori (che non potrebbero essere definiti in questo modo) che fanno parte di club prestigiosi e famosi, guadagnano tanto, ma non toccano neanche per una singola partita il pallone, restando tutto il tempo in panchina. Un esempio potrebbe essere Mauro Icardi qualche anno fa al Paris Saint German, che veniva pagato senza nemmeno sforzarsi. Haaland AMA giocare a calcio, ha persino dovuto affrontare tante difficoltà legate soprattutto al suo fisico, come il blocco della crescita. Per lui anche solo toccare il pallone è una passione e un obbiettivo. In conclusione, sicuramente in questa stagione avrà i suoi alti e bassi, ma se continua di questo passo potrebbe addirittura superare i due “Maestri” del calcio moderno, Messi e Ronaldo, avendo ancora una carriera davanti.

Emanuele Mussini


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