Giovanni Pecorelli e il tesoro di Montecristo
- Scicliceo

- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 1 min
Giovanni Pecorelli, imprenditore umbro in cerca del famoso tesoro di Montecristo, è stato ritrovato dopo 8 mesi su un gommone, dopo aver fatto finta di morire facendo bruciare la propria macchina con dentro delle ossa provenienti dagli ossari di un cimitero.
L’imprenditore di 45 anni è stato condannato a 4 anni di carcere per essersi recato nell’isola di Montecristo nel bel mezzo dell’arcipelago toscano per rubare il presunto tesoro che, secondo prove prettamente letterarie, quindi non ritenute perfettamente attendibili, si trova proprio lì.
Secondo un’antica leggenda del cinquecento, dei monaci provenienti dal
monastero di San Mamiliano nascosero un tesoro in una grotta di quest’isola per proteggerlo dalle incursioni dei pirati.
Pecorelli decide di intraprendere questa avventura nel 2021, cambiando identità dopo, per l’appunto, aver fatto credere di essere morto, e si reca in Albania, dove, successivamente, affittando un gommone, inizierà questo lungo percorso.
Da delle indagini successive si presume che le monete di Pecorelli sono a tutti gli effetti monete antiche di grande valore, ma non sono assolutamente quelle che, come egli diceva, appartenevano al tesoro dell’isola di Montecristo, bensì monete rubate da un museo in provincia di Grosseto.
Egli si professa innocente, dichiarando a Perugia ai magistrati di aver trovato questo tesoro, ma di non esserne in possesso.
Dopo circa 4 anni, secondo alcune notizie risalenti all’Aprile del 2024, Davide ha una nuova vita, si è laureato in ingegneria e si è unito in matrimonio con una donna albanese, Jonida.
Nel maggio del 2025 Pecorelli, dopo un lungo iter giudiziario, è stato condannato a quattro anni di carcere. Attualmente si trova in Albania presso un istituto per reati penali.
Manenti Marta e Pitino Serena


Commenti