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Golden record

Ad oggi non abbiamo trovato nessun segnale della possibile esistenza di altre forme di vita intelligenti al di fuori della Terra, nonostante siano state molteplici le ricerche fatte dall'uomo.

Nello spazio infinito ci sono miliardi di galassie, milioni di stelle e di conseguenza innumerevoli pianeti che potrebbero presentare le condizioni necessarie per far nascere la vita. Quindi è impossibile pensare di essere soli nell'universo.

Sono queste le riflessioni che hanno portato alla realizzazione del Golden Record, un’opera d'arte straordinaria e un simbolo del nostro desiderio di connessione e comprensione tra diverse lingue e culture, sia sulla Terra che tra essa e l'universo.

Il Voyager Golden Record è un disco in rame placcato d'oro per grammofono, che è stato lanciato nello spazio come parte delle missioni Voyager della NASA negli anni '70. Contenente 115 immagini e suoni selezionati da un team di scienziati guidati dell'astronomo Carl Sagan, con l'obiettivo di rappresentare l'umanità e la diversità della vita sulla Terra, nel caso in cui fosse scoperto da civiltà aliene.

Sagan, uno dei più famosi astrofisici e astrochimici del Novecento, fu il presidente del comitato che selezionò i contenuti delle registrazioni delle sonde Voyager 1 e Voyager 2 lanciate il 5 settembre e il 20 agosto del 1977 a Cape Canaveral, in Florida.

Le immagini selezionate, ancora al centro di critiche e feroci dibattiti, mostrano una vasta gamma di culture ed esperienze umane, inclusi ritratti di uomini e donne di diverse etnie, immagini di bambini che giocano e di animali selvatici, oltre a immagini scientifiche e matematiche e una mappa della posizione della Terra nella Via Lattea.

La selezione musicale, fonte di ancor più dure polemiche, include tre composizioni di Bach, due di Beethoven e una di Mozart ma anche i diversi suoni della natura come il rumore delle onde, del vento, dei tuoni, e addirittura il canto delle balene e degli uccelli.

Il Golden Record è stata una dichiarazione di speranza per un futuro in cui la Terra e la specie umana potrebbero essere conosciute e comprese da altre forme di vita intelligente. Tuttavia, l'utilità del Golden Record per la comunicazione con eventuali civiltà extraterrestri rimane incerta; le sonde Voyager infatti impiegheranno 40.000 anni prima di arrivare nelle vicinanze di un'altra stella. Nonostante ciò, anche se tra millenni potrebbe non esserci più alcuna traccia di noi, almeno queste sonde sopravvivranno molto più a lungo, lasciando un'ultima traccia di quello che eravamo.

Miryam Scifo e Serena Giannone


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